Il creatore di Star Wars, George Lucas ha, da tempo, il suo spazioso e meritatissimo tassello personale in quel mosaico noto come storia del cinema.

Eppure, secondo Anthony Daniels, lo storico interprete di C-3PO, l’autore californiano meritava dei riconoscimenti in più da parte dell’Academy.

L’attore ne ha parlato con il tabloid The Sun (via CB.com) e dalle pagine della testata citata si è così espresso:

L’Academy può essere molto snob, quasi ovviamente verrebbe da dire. E George non è il tipico “tipo hollywoodiano”, quella sorta di gruppo in stile ‘Se non ti piace la mia gang non farai parte della nostra gang’. Mi dà parecchio fastidio pensare che George non abbia mai direttamente vinto un Oscar, ma solo i suoi vari dipartimenti degli effetti speciali e simili. George si merita più di quello.

Come noto, George Lucas si è ormai affrancato dalla sua Lucasfilm (e, sostanzialmente, dalle professioni di produttore e regista) ed è alquanto improbabile che possa ricevere in futuro delle statuette per un qualche nuovo film.

Tornando a Daniels, in un’altra chiacchierata, fatta per promuovere la sua autobiografia,  I am C-3PO: The Inside Story, ha anche parlato del personaggio di C-3PO che, ovviamente, passerà prima o poi nelle mani di qualcun altro.

Anzi è proprio in un estratto del libro che possiamo leggere:

Riconosco già il fatto che, un giorno, abbandonerò il palco. E spero che quando lo farò avrò la consapevolezza di aver donato a C-3PO con abbastanza vita tanto che, con l’amore dei fan, continuerà a vivere anche senza di me.

E con RadioTimes prosegue:

Sì, sostengo abbastanza questa posizione. Ci sono persone, nei parchi Disney, vestite con armature migliori della mia. Paiono muoversi più facilmente! Una cosa che ammiro e accetto. Perché deve essere così: è un personaggio troppo valido, troppo grande per poter morire con me. E poi la Disney ha pagato un mucchio di soldi per lui!

E sull’apparizione del personaggio in Star Wars: L’Ascesa di Skywalker dice:

Lui rappresenta le molliche di pan grattato che ti aiutano a capire, mentre percorri il sentiero, che si tratta di un film di Star Wars. E questa, fin dall’inizio, è sempre stata l’intenzione originale di George Lucas. R2-D2 e C-3PO erano l’equivalente “dell’uomo comune”. Usare “l’uomo comune” come tropo letterario non è una novità: ti viene fornito un eroe o un qualcosa che puoi riconoscere e ti tiene per mano, se ti va, durante la storia. E sono stato fortunatissimo ad avere questa parte.

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Star Wars: L’Ascesa di Skywalker sarà al cinema il 18 dicembre 2019.

Nel cast torneranno Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Billy Dee Williams, Carrie Fisher (grazie a materiale d’archivio) e ovviamente i nuovi protagonisti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd (figlia di Carrie Fisher), Lupita Nyong’o.

Nuovi membri del cast saranno Naomi Ackie, Keri Russell e Richard E. Grant.

Scritto da Abrams con Chris Terrio, il film è prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan.

Nella troupe John Williams (colonna sonora), Dan Mindel (fotografia), Rick Carter Kevin Jenkins (scenografi), Michael Kaplan (costumi), Neal Scanlan (creature e droidi), Maryann Brandon e Stefan Grube (montaggio), Roger Guyett (effetti visivi), Tommy Gormley (primo assistente regista) e Victoria Mahoney (regista di seconda unità).

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