L’Hollywood Reporter ha intervistato David Sandberg a proposito di Kung Fury 2, lungometraggio con Michael Fassbender e Arnold Schwarzenegger tratto dal noto cortometraggio da lui scritto e diretto.

Il regista ha parlato con il giornale proprio dei volti più celebri della pellicola e del loro coinvolgimento, ecco un estratto:

 

Come diavolo hai fatto a coinvolgere Fassbender? 

Aveva visto il corto e l’aveva adorato. Quando ha scoperto che il film era in sviluppo ha chiesto al suo agente di leggerne lo script. Poi ha voluto incontrarmi per parlarne e sono rimasto sconvolto. Ricordo di aver pensato: “Cosa? È il miglior attore al mondo…che sta succedendo?”. Ho preso un volo per New York, abbiamo cenato insieme e siamo subito entrati in sintonia. Ne abbiamo parlato per ore e lui ha subito afferrato il carattere del film.

Schwarzenegger sembra molto più adatto a un film come Kung Fury, ma anche lui è un colpo da maestro. Com’è andata?

Arnold è per me una grande ispirazione. Quando ho girato il cortometraggio, avevo citazioni sue sparse in giro, leggevo la sua biografia, ascoltavo i suoi discorsi. Erano cose che mi tenevano motivato. Poi il mio manager mi disse che l’avvocato di Arnold era suo amico. Chiesi se ci fosse modo di fargli vedere il cortometraggio e lui mi disse: “Sì, mi ha detto che lo ha adorato”. Non ci credevo. Poi mi ha combinato un incontro a pranzo a Los Angeles, durante il quale mi disse che aveva adorato il corto per la violenza sopra le righe e la commedia. Così gli scrissi una parte e lui l’accettò. Una cosa incredibile.

Il cortometraggio scritto e diretto dal regista è pieno zeppo di tutti gli ingredienti del perfetto B-movie anni ottanta: nazisti, robot, dinosauri, vichinghi, divinità norrene, mutanti e un poliziotto esperto di kung-fu che dà il titolo al film.

Il film sarà ambientato nella Miami del 1985, tenuta al sicuro dall’occhio vigile di Kung Fury e dei suoi Thundercops, una forza di polizia all’avanguardia creata per sconfiggere il crudele Kung Fuhrer, Adolf Hitler. Dopo che la tragica morte di un Thundercop costringe il gruppo a sciogliersi, un misterioso antagonista emerge dall’ombra per contribuire all’obiettivo del Fuhrer, e cioè ottenere l’arma definitiva. Kung Fury dovrà viaggiare nello spazio e nel tempo per salvare i suoi amici, difendere la prestigiosa Miami Kung Fu Academy e sconfiggere il male una volta per tutte.

A produrre il progetto è la KatzSmith Productions di David Katzenberg, Seth Grahame-Smith e Aaron Schmidt responsabile del successo di critica e pubblico di IT: Capitolo 1, la prima parte dell’adattamento cinematografico del romanzo omonimo scritto da Stephen King.

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