Di Star Wars, George Lucas, Kathleen Kennedy e nuovi corsi, ha avuto modo di parlare anche Bob Iger nel suo libro di memorie, The Ride of a Lifetime: Lessons Learned from 15 Years as CEO of the Walt Disney Company, dove il boss della Disney spiega come il creatore della saga si sia sentito in un certo qual modo tradito tanto dalla Disney quanto dalla sua stessa (ex) compagnia, la Lucasfilm, nel momento in cui ha constatato che le sue idee per la Nuova Trilogia sono state, sostanzialmente, accantonate.

Trovate maggiori dettagli in questo nostro articolo.

In una corposa intervista che Rolling Stone ha realizzato con la presidente di Lucasfilm, l’executive ha avuto modo di toccare svariati argomenti fra cui proprio quello relativo alla delusione di George Lucas.

Penso che ci siano tantissimi esempi di persone che creano qualcosa che è fondamentale per determinare la propria stessa identità tanto che diventa davvero complicato riuscire ad allontanarsi da esse e vederle diventare qualcosa di differente. Credo che inizialmente sia andata così per George, non penso avesse previsto quanto duro potesse essere questo processo. JJ Abrams si è avvicinato al progetto con tantissimo entusiasmo e, lo dico in tutta franchezza, così tanta riverenza verso Star Wars e George che ha dovuto necessariamente trovare quello che di personale c’era per lui. Doveva “appropriarsi” di Star Wars in un certo senso. Perché ogni regista che lavora a un film deve dare forma a qualcosa di proprio, deve “ritrovarsi” nello storytelling. Ed è così che nascono i punti di vista differenti. Che sono quello a cui George ha reagito. Può non condividere tutte le scelte fatte da JJ. Può non condividere tutte le scelte fatte da Rian. Ma apprezza il filmmaking. E apprezza, ad esempio, il lavoro che la ILM ha fatto per questi film. Parliamo della compagnia che ha creato lui stesso. E mi ripete di continuo quanto sia meravigliato dai progressi che sono stati fatti, tanto che si può dare forma sostanzialmente a qualsiasi cosa ti venga in mente. Ha visitato il set di The Mandalorian per vedere cosa stavamo combinando – ha lavorato per tantissimo tempo insieme a Dave Filoni. E conosce bene il creatore della serie Jon Favreau. Ed era come un ragazzino sul set mentre guardava quello che stavamo realizzando. Vederlo di nuovo così coinvolto… penso che ci sia anche una punta di rimorso per non essere ancora in campo a dirigere. Elemento che, magari, può influire sui suoi sentimenti, anche se non posso parlare a nome suo. Ma so che è davvero molto, molto fiero della sua creazione e nel vedere come oggi, a 2020 quasi cominciato, le persone vedano ancora Star Wars divertendosi.

Secondo l’executive è però abbastanza improbabile ipotizzare un ripensamento di Lucas e un suo ritorno dietro alla macchina da presa:

Dubito. Ma se fosse interessato, sarebbe fantastico. Ma dubito che accadrà. Si sta divertendo ad allestire il suo museo ora come ora, il Lucas Museum of Narrative Art a Los Angeles. È un progetto enorme e sarà fantastico. È un museo narrativo, lo tiene impegnato in un racconto.

E ora che la saga degli Skywalker sta per giungere a conclusione, per Kathleen Kennedy è giunto il momento di riflettere sulla sua esperienza alla guida della Lucasfilm e del futuro di Star Wars:

Mi sono davvero divertita. È stato incredibilmente emozionante. E già per il semplice fatto che George me lo abbia chiesto mi ha fatto sentire addosso una responsabilità tremenda, il dovermi prendere cura del franchise, dei nuovi film, del dover mettere insieme una squadra che tenesse a Star Wars quanto George. Cosa avverrà in futuro e per quanto tempo guiderò la compagnia? Non lo so. Ci sto riflettendo. È stato incredibilmente bello arrivare a questo punto in cui la saga è giunta a conclusione con quello che, secondo me, è un film meraviglioso. Il pubblico resterà soddisfatto. Ed è su questo che sono concentrata ora come ora, mentre per quanto riguarda il futuro, chi lo sa?

Parlando di Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, Kathleen Kennedy ha rilasciato una dichiarazione che pare sostanzialmente escludere quello che molti fan si domandano da tempo, ovvero se qualche storia dell’Universo Espanso possa finire per essere integrata nel Nuovo Canone di Guerre Stellari:

Ognuno di questi film è una bella gatta da pelare. Non c’è un materiale da cui trarre ispirazione. Non c’è un fumetto. Non c’è un romanzo di 800 pagine. Non abbiamo altro che i nostri appassionati storyteller che si riuniscono a parlare per discutere del dove potrebbe andare a parare la prossima iterazione. Attraversiamo un processo di sviluppo alquanto convenzionale. E parte tutto dal parlare con dei registi che ritieni adeguati allo scopo.

Inevitabile, poi, una considerazione di Kathleen Kennedy sul “controverso” Star Wars: Gli Ultimi Jedi.

Buona parte delle nostre discussioni vertono proprio sul come far evolvere Star Wars per mantenerlo rilevante per il pubblico. Ovviamente non vogliamo fare e rifare sempre lo stesso film. Amo quello che Rian Johnson ha fatto. È un film splendido. È un filmmaker di classe e ho apprezzato moltissimo le scelte audaci che ha fatto. Penso che molto spesso le persone dimenticano che, quando hai a che fare con una trilogia, il primo film deve porre le basi, il secondo ci deve mostrare il conflitto e il terzo capitolo la risoluzione del tutto. Quindi devi avere quel secondo film, così come L’Impero Colpisce Ancora è stato, probabilmente, il più dark e drammatico della trilogia classica. Ne parlammo anche con Indiana Jones! Avevamo fatto I Predatori dell’Arca Perduta e poi Il Tempio Maledetto, che era più dark e aveva suscitato un mucchio di controversie con la gente che rimase stupita di vedere dove eravamo andati a parare, ma, francamente, è quello il punto del fare i film.

Star Wars: L’Ascesa di Skywalker, il nuovo film prodotto da Kathleen Kennedy e la Lucasfilm, sarà al cinema il 18 dicembre 2019.

Nel cast torneranno Mark Hamill (Luke Skywalker), Anthony Daniels (C-3PO), Billy Dee Williams, Carrie Fisher (grazie a materiale d’archivio) e ovviamente i nuovi protagonisti Daisy Ridley, Adam Driver, John Boyega, Oscar Isaac, Domhnall Gleeson, Kelly Marie Tran, Joonas Suotamo, Billie Lourd (figlia di Carrie Fisher), Lupita Nyong’o.

Nuovi membri del cast saranno Naomi Ackie, Keri Russell e Richard E. Grant.

Scritto da Abrams con Chris Terrio, il film è prodotto da Kathleen Kennedy, Abrams e Michelle Rejwan.

Nella troupe John Williams (colonna sonora), Dan Mindel (fotografia), Rick Carter Kevin Jenkins (scenografi), Michael Kaplan (costumi), Neal Scanlan (creature e droidi), Maryann Brandon e Stefan Grube (montaggio), Roger Guyett (effetti visivi), Tommy Gormley (primo assistente regista) e Victoria Mahoney (regista di seconda unità).

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