“Ovvio che si tratta di cinema! Li vedi al cinema” aveva commentato Waititi con la sua tipica dose di ironia in un’intervista con l’Associated Press. “Credo sia troppo tardi per definirlo Universo tografico Marvel“.
In una nuova roundtable ospitata dalle pagine dell’Hollywood Reporter, il regista ha argomentato in maniera più “articolata” la sua opinione circa la posizione di Martin Scorsese sui cinecomic, accusati di essere dei “parchi a tema” e non cinema.
Avendo lavorato per la Marvel so bene quanto lavoro c’è dietro l’elaborazione delle storie di questi film, le riprese, la post-produzione. Si basa tutto sulla storia e sul colpire emotivamente le persone. Magari sono troppo colorati per lui. I fumetti, le graphic novel sono stati spesso derisi e accusati di non essere vera arte o autentiche storie. Ed è una posizione semplicemente falsa. I supereroi sono la nostra nuova mitologia. A conti fatti, le storie ci insegnano delle lezioni o ci aiutano a capire la condizione umana in maniere differenti.
Cosa ne pensate delle parole di Taika Waititi sulla questione Martin Scorsese/Marvel?
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