Il giorno del debutto circa 751mila spettatori americani hanno visto The Irishman nella sua interezza, una cifra in linea con altri film di alto livello nel giorno di lancio (nonostante la lunga durata della pellicola di Scorsese).
Tuttavia Variety, nel segnalare questi dati, non si sbilancia sul successo o l’insuccesso dell’operazione. In effetti, Netflix “monetizza” certi prodotti sul lungo periodo, e nel caso di un progetto costoso quanto prestigioso come The Irishman i riconoscimenti ricevuti durante la stagione dei premi potrebbero dare ancor più visibilità alla piattaforma streaming e convincere nuovi utenti a iscriversi.
Qualche giorno fa, durante un summit indetto sempre da Variety, Scott Stuber ha affermato che Netflix sta sviluppando un sistema con il quale intende comunicare in maniera abbastanza trasparente le metriche degli ascolti dei suoi film. L’obiettivo è fornire questi dati completi di un contesto: “Non vogliamo nascondere nulla, ma vogliamo che queste informazioni vengano spiegate correttamente per proteggere i registi e i loro film, perché il box-office non è il nostro unico business.”
Quello che non va fatto, comunque, è cercare di associare i 17.1 milioni di spettatori di The Irisman a eventuali biglietti cinematografici “non staccati”, in quanto la maggior parte degli utenti Netflix già paga per il servizio.
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