Tolo Tolo, il nuovo film di Checco Zalone, è uscito nei cinema italiani ieri e ha già infranto tutti i record d’incassi: la commedia è però arrivata in sala avvolta nel mistero, senza che venisse diffuso un trailer e con un titolo il cui significato non è immediatamente comprensibile.

Ma cosa vuol dire “tolo tolo”, in realtà, Zalone lo ha rivelato qualche giorno fa in un’intervista al Corriere della Sera:

Solo solo. È la storia di un italiano scappato in Africa, inseguito dai debiti. Nel Paese scoppia una guerra civile. E lui tenta di rientrare in patria, unico bianco tra i profughi. Incontra una donna. E un bambino: Dudù. “Ti chiami come il cane di Berlusconi!” gli urla.

In un primo momento, sembrava che il titolo provvisorio della commedia fosse L’amico di scorta. L’espressione “tolo tolo” viene utilizzata dal piccolo Doudou (Nassor Said Birya, attore giovanissimo originario di Malindi, in Kenya, dove si sono svolte in parte le riprese) in una scena in cui sta imparando a nuotare assieme a Checco; ripeterà la stessa epressione verso la fine del film. Già ad aprile 2019 il sito kenyano Urbwise.com riportava le parole del produttore esecutivo Antonio De Feo, secondo cui il titolo era nato proprio durante quella scena girata nel fiume Sabaki:

Zalone ha detto che ognuno doveva nuotare “solo solo”, ma il bambino ha esclamato “tolo tolo”, ed è così che è nato il titolo del film.

Ma in un’altra intervista video, il comico spiega che in qualche modo la frase è legata anche a sua figlia:

Sempre mia figlia… io sperimento le cose su Gaia. le dicevo: “ti piace tolo tolo?” e lei ripeteva: “Bellissimo, tolo tolo! Che cosa significa?” e io: “Non ti preoccupare!” E poi ho attribuito la frase al bambino africano… Tolo Tolo sta per “Solo solo”, però il bambino africano non diceva tolo tolo, diceva solo solo… infatti mi guarda anche male, “io so parlare l’italiano!” Però è rimasto tolo tolo.

 

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