Buck Henry è morto ieri a Los Angeles. Lo sceneggiatore, attore, regista aveva 89 anni.

Nato Henry Zuckerman, iniziò la sua carriera con l’adattamento del romanzo di Charles Webb nello script de Il Laureato (fu il quarto sceneggiatore ingaggiato da Mike Nichols per il film, e riiniziò la scrittura daccapo, ideando alcuni dei dialoghi più memorabili del film). Nel 1967 il film venne nominato, tra le altre cose, all’Oscar per la miglior sceneggiatura (vinse quello per la regia).

Scrisse anche Comma 22 di Nichols, Il Gufo e la Gattina, Ma papà ti manda sola?, Il giorno del delfino sempre di Nichols, Protocol – La nostra agente in Otar, Da Morire di Gus Van Sant, Amori in città… e tradimenti in campagna, The Humbling e in ultimo Babe West.

Per la televisione creò, insieme a Mel Brooks, la comedy vincitrice dell’Emmy Get Smart, poi adattata anche per il cinema. Alla fine degli anni settanta condusse anche il Saturday Night Live, che lanciò la sua carriera di attore comico: anni più tardi comparve in Hot in Cleveland e in 30 Rock, in cui interpretava il padre di Liz Lemon (Tina Fey).

Molto prolifica anche la carriera di attore in film come Taking Off di Milos Forman, L’uomo che cadde sulla Terra, I Protagonisti e America Oggi di Robert Altman, ma anche in svariati cammeo in film da lui scritti e in sitcom come Will & Grace e Murphy Brown e serie come Falcon Crest, Law & Order, I Racconti della Cripta, Alfred Hitchcock Presenta.

Non solo: venne nominato all’Oscar insieme a Warren Beatty per la regia di Il Paradiso può attendere.

 

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