Per il sequel di World War Z sembrava tutto pronto a partire. La data d’inizio di riprese era stata fissata per la primavera/inizio estate 2019, la troupe avrebbe dovuto girare in Thailandia, Spagna e Georgia. David Fincher avrebbe dovuto mettersi davanti alla macchina da presa e dirigere Brad Pitt, di ritorno nei panni del protagonista dopo il film del 2013.

Poi, tutto a un tratto, lo stop. A quasi un anno dall’annuncio della sospensione della pre-produzione, il produttore Jeremy Kleiner è tornato a parlare con l’Hollywood Reporter delle sue speranze a proposito di un eventuale ritorno in carreggiata per World War Z 2:

Magari un giorno. Adoriamo il romanzo di Maz Brooks e il suo universo. La sensazione è che non sia ancora finita per World War Z.

La Paramount, ricordiamo, ha deciso di sospendere la lavorazione l’anno scorso a causa di problemi di carattere economico. Stando alle voci trapelate a febbraio 2019, David Fincher e lo studio non sarebbero riusciti a trovare un accordo sul budget, che avrebbe superato i 190 milioni di dollari del primo capitolo (che tra l’altro necessitò di una lunga sessione di riprese aggiuntive), comportando così la chiusura della baracca.

World War Z, il lungometraggio uscito nel 2013 e basato sul libro omonimo di Max Brooks, si è rivelato un ottimo successo commerciale, capace di garantire ben 540 milioni di dollari alla Paramount e alla Skydance nonostante la travagliata produzione.

Il secondo film avrebbe dovuto essere prodotto da Brad Pitt e Dede Gardner della Plan B, Jeremy Kleiner, Ian Bryce e David Ellison della Skydance.

Cosa ne dite? Vi piacerebbe vedere un sequel di World War Z? Ditecelo nei commenti!

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