L’attore ha ammesso di aver avuto una certa difficoltà perché una volta arrivato sul set tutto ciò per cui si era preparato risultava vano: Ritchie aveva infatti l’abitudine di riscrivere continuamente le battute dei personaggi.
McConaughey ha ammesso di aver dovuto apprendere una certa “agilità” per adattarsi ai cambiamenti di volta in volta e che non è stato semplice accettare questo modus operandi. Ha proseguito spiegando che il suo umore è migliorato una volta che si è reso conto che i cambiamenti all’impronta risultassero soluzioni migliori e più utili a contribuire allo stile e alla “musicalità” della pellicola.
Trovate il video dell’intervista cliccando qui.
Il progetto è descritto come una sorta di curioso “incrocio tra Sexy Beast e Downton Abbey”, ed è incentrato su un signore della droga britannico che cerca di vendere il proprio impero del crimine a una dinastia di miliardari dell’Oklahoma. Lo script è opera dello stesso Ritchie.
Nel cast completo troviamo Matthew McConaughey, Charlie Hunnam, Henry Golding, Michelle Dockery, Jeremy Strong, Eddie Marsan, Colin Farrell e Hugh Grant.
Il film è uscito il 24 gennaio 2020 negli Stati Uniti, mentre arriverà il 7 maggio in Italia grazie alla 01 Distribution
Dopo Aladdin, Ritchie si dedicherà ad altri progetti e tra questi non ci sarà il terzo episodio della serie di film di Sherlock Holmes, visto che il regista ha deciso di cedere il testimone a Dexter Fletcher, il regista di Rocketman.
Dal canto suo, Ritchie dirigerà Cash Truck con Jason Statham, Scott Eastwood, Jeffrey Donovan, Laz Alonso, Josh Hartnett e Holt McCallanay.
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