Con l’Oscar a Parasite, la grande corsa del cinema asiatico arriva al suo apice. Dagli anni ‘80 non ha fatto che crescere. Prima Hong Kong assieme all’ondata di animazione giapponese (anche se quella nazione erano decenni che già produceva cinema di rilevanza mondiale), poi la Cina mandarina negli anni ‘90 che si è affiancata ad Hong Kong e verso la fine del decennio ha cominciato ad emergere il cinema coreano che non ha fatto che crescere e diventare sempre più solido negli anni 2000, fino a che il suo ultimo maestro (in ordine di tempo), Bong Joon-ho non è arrivato là dove tutti gli altri lo hanno sospinto. Ma ci sarebbe da dire anche di quanto sia cresciuto negli anni ‘10 il cinema indonesiano, quello tailandese e, nel giro festivaliero, quello filippino. Prima non esistevano, ora sono ospiti ricorrenti dei festival maggiori.

Nello specifico il cinema coreano negli anni ‘00 era stato una colonna delle prime forme di download illegale (l’unico modo all’epoca di approvvigionarsi...