Gli anni più belli, l’analisi del film di Gabriele Muccino

C’eravamo tanto desiderati

Pensate che doveva ancora iniziare le riprese del suo quarto film “italiano”, Ricordati di me (2003), che già l’idea di creare una sua versione del capolavoro di Ettore Scola C’eravamo tanto amati (1974) era qualcosa di più di una chiacchiera. Il film si stava per fare. Nel lontano 2002 il progetto doveva vedere la Miramax impegnata come casa di produzione, la presenza di uno sceneggiatore americano con cui era stato scritto un trattamento (Mike Weller) e l’idea di trasportare la storia di un’amicizia tra tre uomini più l’amore per una donna negli Stati Uniti d’America dai figli dei fiori del 1969 a una festa del 4 luglio del 1999 nei pressi del World Trade Center. Poi non se ne fece più niente, come spesso capita ai cineasti con più di un progetto sempre in cantiere, e Gabriele Muccino partì alla volta di Hollywood precettato da un Will Smi...