Dopo una fase iniziale in cui non era chiaro se, nell’ambito dell’Emergenza Coronavirus, la Regione Marche avesse optato per la chiusura dei cinema e delle discoteche, anche grazie ai chiarimenti dei colleghi di Anconatoday, arriva la conferma.

Ecco il testo disponibile sul sito di Regione Marche:

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha appena firmato l’ordinanza n. 1 del 25/02/2020 che aumenta le misure per limitare la diffusione del contagio da Coronavirus. A partire dalle ore 00.00 di mercoledì 26 febbraio 2020 e fino alle ore 24.00 del 4 marzo 2020 sul territorio della Regione Marche in quanto confinante con i cluster è disposta:

a) la sospensione di tutte le manifestazioni pubbliche, di qualsiasi natura;
b) la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche, universitarie (lezioni, esami di profitto e sedute di lauree) e di alta formazione professionale e dei percorsi di istruzione e formazione professionale, salvo le attività formative svolte a distanza e quelle relative alle professioni sanitarie ivi compresi i tirocini;
c) la sospensione di ogni viaggio di istruzione sia sul territorio nazionale sia estero;
d) la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura e delle biblioteche;
e) la sospensione dei concorsi pubblici fatti salvi quelli relativi alle professioni sanitarie per le quali dovranno essere garantite le opportune misure igieniche.

Grazie ai citati colleghi di Anconatoday la precisazione per il nostro specifico ambito di riferimento:

A margine della Conferenza Ceriscioli ha inoltre chiarito un dubbio riguardante i locali di pubblico spettacolo: «Per tutta la durata delle misure restrittive chiuderanno anche cinema e discoteche». Come recita l’ordinanza sarà inoltre obbligo per tutti gli individui che negli ultimi 14 giorni abbiano fatto ingresso nelle Marche dalle aree oggetto di provvedimenti restrittivi, di comunicare la loro presenza al Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria territorialmente competente.

AGGIORNAMENTO 3

Nonostante l’ordinanza non sia stata effettivamente modificata nella forma, alcune strutture indipendenti hanno deciso di chiudere mentre UCI Cinemas, stando a quanto riportato su Facebook, no.

AGGIORNAMENTO 2

Attualmente le sale delle Marche stanno attendendo di capire se l’Ordinanza includa o meno i cinema. L’Ufficio Stampa UCI Cinemas ci ha confermato che, allo stato attuale delle cose e fino a comunicazione contraria, le sale del circuito presenti nelle Marche (nonché tutte le altre) saranno aperte.

AGGIORNAMENTO

Come segnala ANSA, l’Ordinanza della Regione Marche potrebbe non rispettare le linee guida per le regioni fuori dall’area di contagio e sarebbero in corso delle discussioni fra il Governatore Ceriscioli e l’esecutivo per trovare una soluzione ed evitare che il Governo impugni l’Ordinanza annullandola.

Siamo in attesa di ulteriori conferme in una direzione o nell’altra.

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Regione Lombardia, in relazione all’evolversi della diffusione del Coronavirus, sta predisponendo una Ordinanza, firmata dal presidente Attilio Fontana di concerto con il ministro della salute Roberto Speranza, valida per tutto il territorio lombardo. Il documento, non appena emanato, sarà trasmesso a tutti i Prefetti delle Province lombarde per la tempestiva comunicazione ai sindaci. L’ordinanza sarà efficace fino a un nuovo provvedimento.

Tra i provvedimenti previsti sono contemplati:

1) la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico;
2) sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, corsi professionali, master, corsi per le professioni sanitarie e università per gli anziani ad esclusione degli specializzandi e tirocinanti delle professioni sanitarie, salvo le attività formative svolte a distanza;
3) sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura;

L’ordinanza, i cui contenuti puntuali saranno resi noti nelle prossime ore, sarà soggetta a modifiche al seguito dell’evolversi dello scenario epidemiologico.

Raccomandiamo a tutti i cittadini di rispettare le misure igieniche per le malattie a diffusione respiratoria quali:
1) lavarsi spesso le mani con soluzioni idroalcoliche,
2) evitare i contatti ravvicinati con le persone che soffrono di infezioni respiratorie,
3) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani,
4) coprirsi naso e bocca se si starnutisce o tossisce,
5) non prendere antivirali o antibiotici se non prescritti,
6) contattare il numero verde regionale solo per la zona di Codogno interessati dall’ordinanza 800.89.45.45 o il 112 se hai febbre o tosse o sei tornato dalla Cina da meno di 14 giorni.

Veneto

Saltano le manifestazioni in onore del Carnevale a Venezia e in tutto il Veneto si fermano scuole ed eventi. “Abbiamo firmato con il ministro Speranza l’ordinanza con la quale vengono bloccate, Carnevale di Venezia compreso, tutte le manifestazioni pubbliche, private, la chiusura delle scuole e dei musei fino al primo di marzo”. Lo ha annunciato il presidente del Veneto, Luca Zaia, durante l’unità di crisi a Marghera. Il governatore, che ha sottolineato che sono state assunte misure drastiche, ha precisato che nei prossimi giorni in Veneto saranno evitate “tutte quelle che sono le aggregazioni, private e pubbliche”.

Provvedimenti analoghi annunciati anche per il Piemonte (via LaStampa), in Emilia Romagna (via IlRestoDelCarlino) e in Friuli Venezia Giulia.

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