Inizialmente L’Uomo Invisibile doveva essere differente da come poi è finito per essere, ovvero un riuscito, stando alle recensioni americane, horror a basso budget targato Blumhouse.

Il lungometraggio, nelle fasi iniziali, era stato annunciato come tassello del Dark Universe, decollato e subito precipitato con La Mummia, il film interpretato da Tom Cruise. La prima testa a saltare è stata quella di La moglie di Frankenstein di Bill Condon, pellicola che, peraltro, si trovava in fase avanzata di sviluppo e avrebbe dovuto vedere Javier Bardem in quelli del mostro di Frankenstein e Angelina Jolie nei panni della “moglie” del titolo.

Il fallimento del lungometraggio interpretato dalla star di Mission: Impossible e Top Gun ha compromesso l’intero progetto di rilancio dei Mostri Classici della Universal, un’operazione ribattezzata appunto come Dark Universe.

L’Uomo Invisibile doveva invece vedere Johnny Depp nei panni del protagonista, ma anche lì c’è stato un sostanziale nulla di fatto, fino a che Jason Blum e la sua compagnia non sono state coinvolte nella cosa dalla Universal.

Durante il podcast di CinemaBlend, il regista della pellicola, Leigh Whannell ha spiegato che, nelle discussioni preliminari sul film, non si è mai ventilata la richiesta di collegarlo a qualcosa di più vasto né, tantomeno, di avere Johnny Depp come protagonista:

Non sono mai stati menzionati collegamenti ad altre pellicole è sempre stato inteso come una pellicola a sé. In nessuna fase dello sviluppo del film ho ricevuto la telefonata di qualcuno che mi ha detto “Oh, allora, vorremmo un cammeo del Dr. Jekyll nel film” o “Perché non vieni a dare uno sguardo ai piani che abbiamo per il franchise?”. La Universal stessa l’ha sempre visto come un film a sé, ci hanno supportato alla grande e avevano un sacco di idee da proporci, sono persone molto intelligenti e ho ricevuto delle osservazioni che sono state di effettivo aiuto per il film.

Quando gli viene domandato se Johnny Depp sia mai stato coinvolto nella cosa la sua risposta è stata “No”.

L’uomo invisibile doveva uscire in Italia il 5 marzo, ma è stato rinviato a data da definirsi a causa dell’emergenza Coronavirus.

La protagonista è Elisabeth Moss (Mad Men, The Handmaid’s Tale) che, nella pellicola, interpreta Cecilia Kass, una donna intrappolata in una relazione alquanto violenta con un ricco e brillante scienziato interpretato da Oliver Jackson-Cohen (The Haunting of Hill House).

Questa la la sinossi del film:

Cecilia scappa nel cuore della notte e scompare, vivendo nascosta con l’aiuto della sorella (Harriet Dyer), un loro amico d’infanzia (Aldis Hodge) e la sua figlia adolescente (Storm Reid). Ma quando il violento ex di Cecilia muore lasciandole una ingente fetta della sua vasta fortuna, lei comincia a sospettare che la sua morte sia solo una messa in scena. Mentre una serie di misteriose coincidenze diventano letali minacciando le vite delle persone che ama, la sanità mentale di Cecilia comincia a vacillare mentre cerca disperatamente di provare di essere minacciata da qualcuno che nessuno può vedere.

Inizialmente il film doveva far parte del Dark Universe, franchise morto in partenza dopo il fallimento di La Mummia. Il regista Leigh Whannell è partner abituale di James Wan nella saga di Saw e Insidious, e non a caso quindi si occupa anche della produzione del film insieme a Jason Blum e alla sua Blumhouse Productions.

Nel cast anche Elisabeth Moss, Storm Reid, Aldis Hodge, Harriet Dyer.

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