Dopo Edgar Wright, ora è il turno di un altro regista britannico, Rian Johnson, per elencare alcuni dei suoi film preferiti (in questo caso musical degli anni settanta) recuperabili in tv o sulle piattaforme streaming finché i cinema rimangono chiusi a causa dell’emergenza Coronavirus.

Il regista di Cena con Delitto ha scelto Letterboxd per pubblicare la sua lista e i relativi commenti, di cui vi pubblichiamo la traduzione:

Quando pensi ai musical cinematografici… gli anni settanta non sono il primo decennio che ti viene in mente. Ma adoro il modo in cui quel periodo di selvaggia, vitale stravaganza tra la caduta dello studio system e l’ascesa dei moderni blockbuster si è manifestato nel genere musical. Una delle forme cinematografiche più classiche è stata interpretata dai registi della New Hollywood. I risultati alternavano nostalgia e innovazione, ma spesso le due cose si mescolavano e filtravano attraverso una cultura che a sua volta si trascinava dagli anni sessanta verso gli ottanta. Le cose si fecero strane. La mia non è una lista completa, è un film all’anno ed è un elenco molto personale, il che significa che ho ignorato film migliori per pellicole con cui ho un legame maggiore, o sulle quali ho qualcosa da dire.

La favolosa storia di pelle d’asino (1970)

Catherine Deneuve è protagonista di questa folle fiaba di Jacques Demy. Un film colorato, pazzo, che a volte sembra un’attrazione di un parco dei divertimenti che non viene restaurata da trent’anni, ma è anche affascinante e si impegna tantissimo nel restituire questa follia. È molto lineare, e prima di accorgersene ti ritrovi incantato da questa stranissima magia molto anni settanta.

Il boy friend (1971)

Appena finito I Diavoli, Ken Russell si tuffò dritto in uno scricchiolante e nostalgico film con canzoni e ballo. E non è tutto perfetto. Può essere claudicante e noioso nei segmenti non musicali. Ma è anche una gemma dimenticata molto bizzarra. Vedere l’immaginazione visiva di Russell scatenarsi su canzoni e balli nello stile di Busby Berkely è meraviglioso, e i pezzi musicali sono elettrizzanti. Il suo essere così nostalgico è sia il suo punto forte, visto quanto è affascinante vedere i tropi di vecchi balli e canzoni infilati nella stamigna dello stile grottesco di Russell, e la sua debolezza, visto che il suo riferirsi costantemente a un’altra era lo zavorra in una specie di pastiche. Più avanti nello stesso decennio Russell scatenerà nuovamente la sua immaginazione visiva sul passato, con risultati nettamente superiori, nel musical Tommy. Ma metto questo nella lista perché è comunque un film affascinante, meno conosciuto e… abbiamo già visto tutti Tommy. Giusto?

Cabaret (1972)

Con buona ragione, questo film regna supremo in qualsiasi lista dei musical moderni. Riguardandolo, è diffivile ignorare il modo in cui questo film parla del passato, della sua epoca e inoltre risulta senza tempo anche oggi. Ma guardate, non intendo mettermi a parlare di Cabaret. È semplicemente uno dei migliori musical mai realizzati.

Jesus Christ Superstar (1973)

Avendo appena dato la corona ufficiale a Cabaret, ora andrò dietro la pedana reale, accenderò una sigaretta e sfonderò la quarta parete dicendovi: “Ma se volete sapere qual è il mio film preferito di questa lista, sappiate che…” è Jesus Christ Superstar. Il mio musical moderno preferito. È molto, molto tipico della sua epoca. È maledettamente folle. È spacca. È girato con energia, convinzione e impegno al 100%. Le interpretazioni sono tutte convincenti e fantastiche. E alla fine, incarna il mio ideale per tutti i musical: visivamente è come la musica che sentiamo.

Il fantasma del palcoscenico (1974)

Non ho visto questo film e non lo vedrò, perchè ho promesso a me stesso (e a Edgar Wright) che lo vedrò per la prima volta SOLO al cinema. Quindi sostenete i vostri cinema di quartiere in ogni modo, in questo momento storico, e quando saranno tornati in azione incontriamoci e vediamo insieme Il fantasma del palcoscenico, perché sembra davvero fantastico.

Finalmente arrivò l’amore (1975)

Un cast quintessenziale degli anni settanta (Burt Reynolds CANTA!) plana su un musical vecchia scuola in cui persone-ricche-si-ubriacano-e-fanno-sesso con canzoni di Cole Porter, champagne a fiumi e appartamenti art deco. Quando uscì nel 1975 venne stroncato, e per anni venne giudicato un polpettone. Ma vi dico che avevano tutti torto. Questo film è delizioso. Io e mia moglie lo adoriamo, abbiamo anche il poster in cucina. Versate un po’ di vino, mettete dei guanti bianchi e godetevelo.

Piccoli Gangsters (1976)

Per qualche motivo non sono cresciuto guardando questo film. In effetti, l’ho visto solo quando fecero dei confronti con il mio primo film, Brick, in cui dei ragazzi fanno roba da gangster. Il grande Alan Parker ingaggiò dei ragazzini in un gangster movie anni trenta, infilandoci canzoni di Paul Williams, facendo uscire panna montata dalle mitragliatrici e creando uno dei film più strani di questa lista. Miracolosamente funziona tutto, ed è tipo di mix di generi di alto livello cui non posso resistere. Bonus: lo girarono ai Pinewood Studios, e c’erano foto dietro le quinte nei corridoi tra i teatri di posa dove abbiamo girato Gli Ultimi Jedi. Quindi i miei ricordi di quando abbiamo girato il film contengono immagini di Bugsy Malone.

Elliott, il drago invisibile (1977)

Sì, lo so che sto rubando un posto che dovrebbe andare a New York, New York. Ma da bambino questo era IL film Disney, e conosco ancora a memoria tutte le canzoni. Sono brani fantastici, e ora posso apprezzare il gran lavoro fatto con gli effetti speciali, non solo il mix di animazione e live action, ma proprio gli incredibili effetti speciali. La scena in cui Elliot è sotto il grande telone alla fine mi terrorizzavano a bambino. Ricordo aggiuntivo: mi occupavo dei proiettori a scuola quando mostrammo una versione 16mm del film alla classe, e mi sentii davvero orgoglioso nel riuscire a cambiare le bobine di pellicola senza interruzioni. Comunque, adoro ancora oggi questo film. Scusa Martin Scorsese.

Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band (1978)

Sì, è quello in cui i Beegees suonano canzoni dei Beatles. E capirei se decideste di abbandonarlo in un qualsiasi momento. Ma è un film meravigliosamente strambo, e così, così anni settanta che come è capitato a me potreste non riuscire a smettere di guardarlo. E non è (del tutto) un disastro. C’è della vera creatività in questo film, e un senso di divertimento e di gioco. E se volete vedere una Los Angeles dell’epoca, c’è un bello sguardo alla Sunset dell’epoca. Almeno rimanete finché non arriva George Burns che canta I’m Fixing a Hole. Se non vi piace quello, non posso darvi altro aiuto.

All That Jazz – Lo spettacolo comincia (1979)

Una transizione perfetta verso gli anni ottanta, questo inno all’autodistruzione narcisista è un colpo in testa. È anche complesso in modi genuinamente fastidiosi – il confine tra l’autoanalisi e l’autoesaltazione, tra l’esaminare le conseguenze del cattivo comportamento e il romanzarle… è sempre labile. Ma il film ne è consapevole, e gelifica in un numero conclusivo che (oso dire) echeggia la sequenza finale di Jesus Christ Superstar, impegnandosi completamente nelle sue contraddizioni. Un perfetto finale di decennio.

Popeye – Braccio di Ferro (1980)

Eeeeeee ci infilo anche Braccio di Ferro, perché lo adoro. Ciao anni ottanta!

Anche questa volta, pescate liberamente per scegliere il film da recuperare (ma non lunedì o martedì, visto che ci saranno i nuovi appuntamenti con il nostro live-blogging della saga di Harry Potter!)

 

 

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