Non è la prima volta che la Reebok, la compagnia specializzata nella produzione di articoli e accessori sportivi dal 2006 diventata un asset del gruppo Adidas, sfrutta in maniera sagace i suoi collegamenti alla saga di Alien, nello specifico all’immortale secondo capitolo, Aliens – Scontro finale, di James Cameron.

Già nel 2016 erano state messe in commercio le Reebok Stompers, replica esatta delle calzature indossate da Sigourney Weaver (modello alto) e Lance Henriksen (modello a mezza caviglia) in Aliens – Scontro Finale, calzature create appositamente per il lungometraggio (come le Nike di Ritorno al Futuro Parte 2).

A partire dal 26 aprile 2020 sarà possibile acquistare, sul sito ufficiale dell’azienda, una nuova versione delle Bug Stompers ispirate alla mimetica degli United States Colonial Marine Corps.

Come potete vedere dalle foto qua sotto, accanto al logo della Reebok è presente anche quello della Weyland-Yutani, multinazionale ben nota nel franchise di Alien.

 

 

Quella scelta per la commercializzazione non è una data casuale per il franchise inaugurato, nel 1979, da Ridley Scott.

Si tratta infatti del cosiddetto Alien Day, visto che il 26 aprile richiama il giorno in cui gli Xenomorfi sono stati scoperti su LV-426, una delle tre lune orbitanti intorno al pianeta Calpamos nel sistema Zeta Reticuli, nel capolavoro di Ridley Scott.

Aliens – Scontro Finale, la sinossi:

Il “capitano” Ellen Ripley, ibernata per sessant’anni in un sofisticato contenitore del traghetto spaziale Nostromo, e quindi rimasta giovane, è l’unica sopravvissuta alla terribile disavventura che ne ha distrutto l’equipaggio e che ora sconvolge le sue notti con incubi ricorrenti, che si riferiscono alle forme mostruose di vita incontrate sul pianeta Archeron, dove ora vive una colonia di pionieri dello spazio. Quando le viene affidata la missione di scoprire il perchè sia stato misteriosamente interrotto il contatto con quel remoto pianeta, Ellen si trova ad affrontare le spaventose proliferazioni del mostro da cui era avventurosamente sfuggita. Allora infatti c’era un solo alieno, ora vivono là innumerevoli mostruosi alieni, che si riproducono con ritmo frenetico, sempre più avidamente affamati di essere umani. Ad essi Ellen riesce a strappare la piccola Newt, unica superstite dei pionieri approdati nel pianeta maledetto, e a portare a termine la missione.

E, come direbbe Apone, Allora tesori, cosa state aspettando, il caffè al letto? Questa è un’altra splendida giornata! Una giornata nei Marines è come una giornata al grand Hotel, ogni pasto è un banchetto, ogni busta paga una fortuna, ogni formazione una parata, io adoro il corpo dei marines!

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