Olivia Munn ha raccontato alcuni interessanti retroscena delle riprese di X-Men: Apocalisse.

Che i set delle grandi produzioni hollywoodiane siano dei luoghi di lavoro che possono risultare “particolari” lo sappiamo tutti, addetti ai lavori e non, così come è mediamente risaputo che il regista della saga di X-Men prodotta dalla fu 20Th Century Fox, Bryan Singer, sia un personaggio alquanto controverso.

Fra accuse di molestie, l’abbandono del set di Bohemian Rhapsody e l’estromissione dalla regia di Red Sonja per evitare della “bad PR”, l’aneddotica è decisamente ricca.

E, nelle ultime ore, lo è diventata ancor più grazie al racconto fatto da Olivia Munn a Variety, che risale ai giorni in cui l’attrice era alle prese con la sua prima esperienza sul set di un blockbuster, X-Men Apocalisse di Bryan Singer appunto, dove ha vestito i panni di Psylocke.

Stando alla testimonianza di Olivia Munn al regista sono state fatte delle concessioni che difficilmente sarebbero state garantite a delle registe donna.

Si tratta di un problema che ho sempre avuto in questo settore, ben prima dell’esplosione del #MeToo. Ci lavori, vedi queste persone che continuano a fallire e non sono tutto quest granché e pensi “Ma davvero?”. Quando abbiamo girato X-Men era la mia prima volta alle prese con una pellicola del genere. Non sapevo cosa fosse giusto o sbagliato, ma mi pareva alquanto strano che Bryan Singer potesse andarsene dicendo di avere un problema alla tiroide. Al posto di farsi vedere da un centro medico a Montreal, che è una città moderna e lavorativamente molto dinamica, se ne andò a Los Angeles per almeno una decina di giorni da quanto ricordo. E disse “Continuate a girare”. Eravamo sul set, dovevamo girare questa grande scena e, dopo la pausa pranzo, uno degli assistenti di Bryan ci mostra un telefono con un messaggio di Bryan. Che aveva messaggiato anche gli attori spiegando “Ragazzi, sono alquanto occupato ora. Andate pure avanti e girate senza di me”. Poi ho scoperto che, effettivamente, era una cosa decisamente strana e non era OK. Ma a quella persona è stato consentito di andare avanti. Anzi, la Fox gli affidò anche Bohemian Rhapsody e sappiamo tutti come sia andata a finire.

Cosa ne pensate di questa testimonianza di Olivia Munn su quanto accaduto sul set di X-Men: Apocalisse di Bryan Singer? Ditecelo nei commenti!

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