Nel corso di un’intervista per Deadline, l’amministratore della DMG Entertainment, Dan Mintz, ha parlato dell’universo cinematografico della Valiant Entertainment (acquistata nel 2018) sostenendo che i loro film siano adatti a Martin Scorsese.

Non è un caso che Mintz abbia parlato proprio di Scorsese viste le polemiche scatenate l’anno scorso dalle dichiarazioni del regista che accostava i cinecomic (che non potevano definirsi cinema) a dei parchi a tema.

Se dovesse dirigere un cinecomic“, ha spiegato Mintz, “sarebbe un film Valiant” perché i personaggi sarebbero di grande attrattiva per il regista:

Quando guardi uno dei suoi film come Quei bravi ragazzi o Casinò, ti sembra di aver vissuto una vita intera. Capisci come facciano quei personaggi a prendere certe decisioni perché li vedi in quel tipo di ambiente. Non sono buoni o cattivi, giusti o sbagliati. Sono e basta”.

Le pellicole dell’universo Valiant (che vanta personaggi come Rai, Mary-Maria, Livewire e Faith) avranno un carattere specifico:

Va benissimo raccontare una storia di avventura colossale ed epica, ma c’è bisogno di essere un po’ ancorati alla realtà. […] La storia e i personaggi sono la cosa più importante e questo è un aspetto che la Variant mostrerà nel dettaglio e in modo approfondito.

Era aprile 2015 quando la Valiant Entertainment/DMG Entertainment e la Sony Pictures annunciarono un accordo per la creazione di un universo cinematografico composto almeno da cinque pellicole.

Il primo sarebbe stato Bloodshoot (che nel frattempo è uscito in digitale poche settimane fa dopo una brevissima permanenza al cinema), poi sarebbe toccato a Harbinger, che alla fine dell’anno scorso è in realtà passato dalla Sony alla Paramount. L’intenzione della Sony era quella di realizzare due film di Bloodshot e due di Harbinger, per poi passare a un crossover, HarbingerWar, basato sull’evento a fumetti del 2013.

Sul “vantaggio” del panorama attuale, Mintz ha spiegato:

Hanno già pensato gli altri a costruire un’enciclopedia visiva dei supereroi. Non c’è più bisogno di parlarne. Se c’è qualcuno seduto ricoperto di spandex con raggi laser attorno, non serve parlarne, sappiamo già cos’è. La gente vuole di più, qualcosa di più profondo. Vogliono il pathos che un personaggio come Thanos ha rappresentato, e questo sarà l’obiettivo a cui punterà la Valiant.

Fino a qualche tempo fa in sviluppo c’erano altri progetti Valiant, tra cui Shadowman, in partnership con la Sean Daniel Company su uno script di J. Michael Straczynski, e Archer & Armstrong, sempre con Sean Daniel Company su uno script di BenDavid Grabinski, oltre a una serie di progetti televisivi.

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