Doveva arrivare al cinema tra oltre un anno, e invece la versione filmata del musical Hamilton con Lin-Manuel Miranda uscirà direttamente in streaming su Disney+ il 3 luglio. Un lungo editoriale dell’Hollywood Reporter spiega quanto questa decisione sia stata naturale e sia legata al fatto che la major ha bisogno di contenuto per la piattaforma streaming.

La piattaforma, lanciata a novembre negli Stati Uniti e nei mesi successivi nel resto del mondo (deve ancora arrivare in alcuni mercati come il Giappone), ha avuto una crescita molto superiore alle aspettative iniziali raggiungendo i 50 milioni di iscritti in meno di sei mesi, ma nel contempo ha un calendario di uscite meno fitto di altri competitor. Questo era già previsto prima dell’emergenza Coronavirus, ma il blocco delle produzioni causerà verosimilmente alcuni ritardi nell’uscita di serie originali molto attese come quelle dei Marvel Studios (la seconda stagione di The Mandalorian invece dovrebbe arrivare senza troppi intoppi in autunno).

In questo senso, lanciare Hamilton su Disney+ alla vigilia del 4 luglio sembra la decisione più sensata per creare un grande evento estivo mentre le sale cinematografiche sono chiuse. Spiega l’analista Rich Greenfield: “È un film commerciale, ma non un blockbuster cinematografico. Speravano in un lancio nelle sale, ma lo hanno anticipato perché hanno bisogno di far uscire qualcosa su Disney+”. La cosa non sembra infastidire gli esercenti, che invece hanno storto il naso quando la Universal ha annunciato di voler lanciare Trolls World Tour in PVOD ad aprile. Dopotutto, spiega un dirigente di una catena cinematografica, “Il film è finito e Disney+ ha bisogno di prodotto”.

E il fatto che il film sia pronto è un altro elemento che gioca a favore di questa decisione: la Disney ha pagato 75 milioni di dollari, qualche mese fa, per acquistare Hamilton. Non è chiaro quanto avrebbe incassato il film nelle sale di tutto il mondo (c’è chi si è spinto a stimare quasi 100 milioni negli Stati Uniti, citando i 73 milioni di Justin Bieber: Never Say Never), ma vista l’impennata di iscrizioni a Disney+ e la ferma decisione della major di riservare i suoi blockbuster come Mulan e Black Widow alla sala cinematografica, Hamilton sembra perfetto per andare ad arricchire un catalogo che al momento è composto in gran parte da archivio, come sottolinea anche l’analista Jeff Wlodarczak: “Disney+ è il futuro della compagnia, ma al momento se scorri la sua library, a meno che tu non abbia figli sotto i dieci anni, non c’è molto contenuto nuovo o originale. Quindi penso che prossimamente prenderanno altre decisioni di questo tipo”.

Una prospettiva che lo stesso nuovo CEO della Disney, Bob Chapek, ha sottolineato durante una recente intervista sulla CNBC: “Crediamo nell’esperienza cinematografica, soprattutto quando parliamo di grandi franchise e blockbuster. Serve ad alimentare l’intera compagnia, dai prodotti di consumo ai parchi a tema fino ad arrivare a Disney+. Decideremo se lanciare un film direttamente in streaming a seconda del titolo, non prenderemo decisioni affrettate. Quello che ci sta insegnando l’emergenza Coronavirus è che bisogna essere flessibili. Ma noi continuiamo a credere nelle finestre cinematografiche”.

Va sottolineato che il 12 giugno uscirà direttamente su Disney+ un film per tutta la famiglia che era previsto per la sala: Artemis Fowl. Anche in questo caso, la decisione sembra sensata vista la necessità di contenuto originale per la piattaforma e le prospettive poco invitanti del film al box-office.

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