Prima del film con Tom Cruise, Moore aveva lavorato a Primo contatto, il film di Star Trek di Jonathan Frakes con Patrick Stewart che a quanto pare ebbe il merito di aver “salvato” il seguito del film di Brian De Palma:
Primo contatto arrivò a novembre 1996 e un dirigente della Paramount che aveva lavorato a quel film ci chiese di scambiare due chiacchiere dopo la premiere di dicembre.
All’epoca Primo contatto aveva ricevuto il punteggio più alto mai registrato dallo studio alle proiezioni di prova – più alto addirittura di Forrest Gump – perciò non sorprende che lo studio volle coinvolgere gli sceneggiatori (Moore e Brannon Braga) per il secondo Mission: Impossible:
A coinvolgerci fu Don Granger, che ci disse: “Ehi, stiamo avendo qualche problema a far decollare M:I-2. Credo che tu e Brannon siate due ottimi candidati per darci una mano”.
Inutile dire che si trattava di un progetto allettante:
Si trattava naturalmente di una grossa occasione per noi affrontare questa esperienza formativa fantastica, iniziando la nostra carriera con Star Trek, e finire a lavorare a un film di Tom Cruise.
Con un budget di 125 milioni di dollari, il film arrivò a quota $546,3 milioni in tutto il mondo.
Leggi anche: Star Wars: Underworld, Ronald D. Moore collaborò alla serie mai realizzata di George Lucas
Cosa ne pensate? Avete apprezzato Mission: Impossible II?
È necessario attenersi alla netiquette, alla community infatti si richiede l’automoderazione: non sono ammessi insulti, commenti off topic, flame. Si prega di segnalare i commenti che violano la netiquette, BAD si riserva di intervenire con la cancellazione o il ban definitivo.