J.K. Rowling ha scatenato un putiferio su Twitter dopo aver commentato in maniera sarcastica l’articolo della rivista Devex, una piattaforma multimediale per la comunità di sviluppo globale.

La scrittrice e sceneggiatrice, attualmente impegnata non solo nella produzione di Animali Fantastici 3 (le cui riprese dovrebbero ripartire tra qualche tempo dopo lo stop dovuto al lockdown) ma anche nella pubblicazione del romanzo a puntate The Ickabog, è stata accusata di transfobia da moltissimi follower a causa di questo suo commento. Sono accuse che aveva già ricevuto altre volte negli ultimi due anni, ma alle quali questa volta ha deciso di rispondere.

Ma partiamo dal tweet incriminato. L’articolo in questione si intitola “Opinione: Creare un mondo più equo, dopo il Covid -19, per le persone che hanno le mestruazioni”. La scrittrice ha rilanciato l’articolo commentando:

“Persone che hanno le mestruazioni”. Sono sicura che ci fosse una parola per definire queste persone. Qualcuno mi aiuti. Wumben? Wimpund? Woomud?

La Rowling contesta il fatto che il titolo dell’articolo non parli di “donne”, ma di “persone che hanno le mestruazioni”. Da qui le accuse di transfobia nei confronti dell’autrice, in quanto anche gli individui transgender, di genere non binario o comunque non conforme, possono avere le mestruazioni.

Accuse che la Rowling ha voluto rispedire al mittente. A chi le suggeriva di parlare con qualcuno di più ferrato sull’argomento, ha risposto:

Ho passato buona parte degli ultimi tre anni a leggere libri, blog e pubblicazioni scientifiche di persone trans, medici e specialisti di genere. So esattamente la differenza. Non bisogna mai dare per scontato che siccome qualcuno la pensa in maniera diversa da te, allora non ha le conoscenze.

A chi le dava della TERF (femminista radicale trans-escludente) ha ribattuto:

“Feminazi”, “TERF”, “stronza”, “strega”.

I tempi cambiano. L’odio nei confronti delle donne è eterno.

Successivamente ha aggiunto un lungo commento:

Rispetto il diritto di tutte le persone trans di vivere in un modo che sia autentico e confortevole per loro. Marcerei fianco a fianco con voi se foste discriminati per essere trans. Allo stesso tempo, la mia vita è stata plasmata dall’essere femmina. Non credo esprima odio il fatto che lo dica.

L’idea che donne come me, che sono empatiche con le persone trans da decenni perché sentono un’affinità nei loro confronti per via del fatto che hanno la stessa vulnerabilità delle donne (ad esempio nei confronti della violenza maschile), vengano definite “odiatrici delle persone trans” perché pensano che il sesso sia reale e abbia conseguenze pratiche, per me è un nonsense.

Se il sesso non è reale, allora non c’è l’attrazione per lo stesso sesso. Se il sesso non è reale, la realtà vissuta dalle donne in tutto il mondo viene cancellata. Conosco e adoro le persone trans, ma cancellare il concetto di sesso rimuove la capacità di molti di discutere in modo significativo delle proprie vite. Non è odio esprimere la verità.

La scrittrice ha infine rilanciato un commento di un suo follower e che evidentemente chiariva ulteriormente la sua posizione sulla faccenda:

JK Rowling ha puntualizzato perché così tante persone gay sono preoccupate della nuova versione dell’attivismo trans. In passato eravamo compagni d’armi con i nostri amici trans, finché qualche estremista non ha iniziato a insistere sul fatto che il sesso biologico è un’illusione. Le nostre protezioni legali e le nostre identità sono basate su di esso.

Numerosi i commenti critici di personaggi famosi come Sarah Paulson, Jonathan Van Ness e Jameela Jamil:

Un lettore di Variety, intanto, ha sottolineato nei commenti il fatto che forse la Rowling si è infilata in questo ginepraio scatenando una polemica social senza precedenti senza neanche aver letto bene l’articolo di cui ha commentato il titolo:

Non penso che JK abbia letto l’articolo riguardo le “persone che possono avere le mestruazioni”, perché lo stesso era focalizzato proprio sui problemi legati alle mestruazioni e su come ottenere rifornimenti e aiuto. Non tutte le donne possono avere le mestruazioni, quindi non è irragionevole che abbiano scelto di usare quel titolo. Molte volte, durante l’articolo, si parla di statistiche sulle “donne” e termini come “donne che possono avere le mestruazioni”. Quindi mi sembra che la Rowling abbia deciso di scatenare una polemica senza motivo, visto che l’articolo usa la parola mestruazioni unicamente per parlare delle mestruazioni.

A chiudere la vicenda, per così dire, ci ha pensato la GLAAD, associazione che promuove i diritti LGBTQ e che ha suggerito a chi vuole “dirigere la sua giusta rabbia nei confronti dei commenti anti-trans della Rowling” di farlo in maniera positiva, sostenendo le organizzazioni come la National Black Trans Advocacy Coalition, UK Black Pride, Gendered Intelligence o il Marsha P. Johnson Institute.

 

 

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