Peter Jackson, regista della trilogia del Signore degli Anelli e di quella dello Hobbit, ha scritto un lungo tributo nei confronti di Ian Holm, morto venerdì all’età di 88 anni.

Come altri membri della famiglia del Signore degli Anelli, Jackson ha affidato ai social il suo ricordo, che vi riportiamo per intero da noi tradotto:

Sono molto triste per la scomparsa di Sir Ian Holm.

Ian era un uomo così delizioso e generoso. Silenzioso ma ricco di umorismo, con un meraviglioso bagliore nei suoi occhi. Nei primi anni duemila, prima di iniziare a girare le scene di Bilbo per La Compagnia dell’Anello, ero molto nervoso all’idea di lavorare con un attore così stimato, ma lui mi rese subito le cose facili. In piedi a Bag End il primo giorno, prima che le cineprese iniziassero a girare, mi prese da parte e mi disse che avrebbe provato a fare cose diverse a ogni ciak, e che non dovevo allarmarmi. Se, dopo cinque o sei ciak, non fosse ancora riuscito a darmi ciò che volevo, allora a tutti i costi avrei dovuto dargli delle indicazioni più specifiche.

Ed è ciò che facemmo. Ma le sue battute e le sue interpretazioni erano così incredibilmente variegate che, alla fine, erano tutte splendide. Raramente dovevo dargli delle indicazioni. Ci diede un raggio davvero ampio di opzioni da scegliere in sala di montaggio.

Lavorammo per quattro settimane davvero piacevoli, girando i primi 30 minuti della Compagnia. Un giorno c’era Bilbo che raccontava le sue prime avventure a un pubblico di bambini ammaliati, seduti a gambe incrociate ai suoi piedi nel campo della festa. Iniziammo a girare Ian che raccontava la storia, ma ci servivano anche inquadrature dei bambini che reagivano a vari momenti drammatici. I bambini si annoiano molto in fretta, e Ian e io realizzammo molto rapidamente che non potevamo fargli ascoltare la stessa storia ancora e ancora mentre giravamo le varie inquadrature.

Suggerii che per mantenere la loro attenzione desta, avrebbe dovuto cambiare leggermente la storia a ogni inquadratura… aggiungendo dei dettagli, inventandosi delle cose… L’importante era mantenere l’essenza di ciò che c’era nella sceneggiatura. Gli dissi di non spaventarsi, e che me ne sarei occupato nel montaggio.

peter jackson e ian holm sul set della compagnia dell'anello

Comunque, ci serviva anche che i bambini rimanessero nella stessa posizione mentre muovevamo velocemente le cineprese per girare le inquadrature successive. Per un film, “velocemente” significa 15-20 minuti. Quindi, mentre ciò avveniva, e nessuna cinepresa riprendeva, sussurrai a Ian di tenerli occupati. Gli suggerii di raccontargli altre storie, tra un’inquadratura e l’altra. Ed è esattamente ciò che fece. Dopo un paio d’ore avevamo girato tutto ciò che ci serviva.

peter jackson e i figli insieme a Ian Holm

Non appena i bambini lasciarono il set e la troupe si spostò nella sequenza successiva, Ian mi disse che non aveva mai lavorato così duramente nella sua vita!

Più di dieci anni dopo, speravamo che Ian fosse disponibile per interpretare nuovamente Bilbo nelle prime scene dello Hobbit. Fran e io cenammo con Ian e sua moglie Sophie a Londra, e lui ci disse che era molto dispiaciuto ma che non poteva farlo. Eravamo sconvolti, e a questo si aggiunse la notizia che ci diede, e cioè che soffriva del morbo di Parkinson e che non ricordava più le battute. Aveva difficoltà a camminare e certamente non sarebbe potuto venire in Nuova Zelanda. Sempre molto riservato, ci disse che si era sostanzialmente ritirato ma che non voleva annunciarlo.

Fu un colpo, perché avevamo pensato a uno splendido modo per mostrare Ian come vecchio Bilbo e Martin Freeman come giovane Bilbo. Glielo descrissi, e a lui piacque molto. Gli dissi anche che sia mia madre che mio zio avevano vissuto a lungo con il Parkinson, e che conoscevo bene gli effetti della malattia. A quel punto la nostra cena – che pensavamo sarebbe stata incentrata sulla nostra descrizione delle scene che volevamo affidargli, mentre Ian pensava sarebbe stata incentrata sul dirci che non poteva lavorare con noi – improvvisamente si trasformò in un brainstorming, in cui Ian, Sophie, Fran e io ragionammo su un modo per fargli interpretare Bilbo un’ultima volta.

Dovevamo girare i film in Nuova Zelanda – ma se fossimo venuti a Londra per girare le sue scene vicino a casa sua?

Entro la fine della cena, stava annuendo lentamente dicendo: “Sì, penso di poterlo fare.” So che stava facendo un favore a me, gli strinsi le mani e lo ringraziai con le lacrime agli occhi.

Iniziammo le riprese in Nuova Zelanda con Martin Freeman come giovane Bilbo. Martin ammirava enormemente Ian Holm, ma non l’aveva mai incontrato. Tuttavia, Martin molto generosamente accettò di indossare makeup prostetico per interpretare Ian Holm che interpretava Bilbo, per alcune inquadrature da lontano che ci serviva girare in Nuova Zelanda, e catturò magnificamente i suoi manierismi.

Un paio di mesi dopo tornammo a Londra, portando con noi i set di Bag End, e girammo le inquadrature di Ian con una piccola troupe, come promesso. L’adorabile moglie di Ian, Sophie, era al suo fianco ogni giorno aiutando sia lui che noi.

ian holm elijah wood peter jackson e sophie

Nel corso di quattro giorni girammo tutto ciò che ci serviva. Elijah Wood e Ian erano diventati amici sul set del Signore degli Anelli, ed Elijah era sul set a Londra ogni giorno, dando a Ian il suo sostegno.

elijah wood peter jackson e ian holm

Spero che nel film si percepisca Ian Holm che torna nei panni di Bilbo. Ma quello che vissi sul set era un grande attore che ci dava la sua ultima interpretazione. Fu incredibilmente coraggioso da parte sua fare questa cosa, e molto emozionante per chi testimoniò quest’evento.

Saremo per sempre grati a Ian per averlo fatto. Durante il nostro tempo insieme, Fran e io diventammo così affezionati a lui, fu davvero bello stare in sua compagnia.

ian holm e peter jackson

Per celebrare la fine delle riprese, Ian e Sophie invitarono Fran e me a cena a casa loro. Fu una splendida serata, piena di risate e divertimento. Io e Ian realizzammo che eravamo entrambi molto interessati alla vita di Napoleone e parlammo per ore di lui.

Un anno dopo, quando Lo Hobbit uscì a Londra, un Martin Freeman leggermente agitato incontrò finalmente Ian Holm.

ian holm e martin freeman

Vedere Ian Holm recitare mi ha insegnato tantissimo – Ian era semplicemente se stesso, eppure succedeva qualcosa. È stato un privilegio lavorare con lui, e conoscerlo una benedizione. Ho sempre amato la sua interpretazione nelle scene finali del Ritorno del Re.

ian holm il ritorno del re

“Penso di essere pronto per un’altra avventura”

porti grigi

Addio, caro Bilbo. Buon viaggio, caro Ian.

Holm interpretò Bilbo Baggins nel Signore degli Anelli (lo vediamo ne La Compagnia dell’Anello e nel Ritorno del Re) e nello Hobbit (lo vediamo in Un viaggio inaspettato e La battaglia delle cinque armate).

 

 

 

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