Ennio Morricone, il grandissimo compositore vincitore del premio Oscar, è morto nella notte a 91 anni. Qualche giorno fa era caduto e si era rotto il femore, secondo quanto segnala Repubblica.

L’avvocato e amico di famiglia ha comunicato che Morricone si è spento all’alba a Roma, “con il conforto della fede”:

Il maestro ha conservato sino all’ultimo piena lucidità e grande dignità. Ha salutato l’amata moglie Maria che lo ha accompagnato con dedizione in ogni istante della sua vita umana e professionale e gli è stato accanto fino all’estremo respiro. Ha ringraziato i figli e i nipoti per l’amore e la cura che gli hanno donato. Ha dedicato un commosso ricordo al suo pubblico dal cui affettuoso sostegno ha sempre tratto la forza della propria creatività.

I funerali si terranno in forma privata.

Non è semplice raccontare una vita lunga e ricca di successi come quella di Ennio Morricone. Nato a Roma il 10 novembre del 1928, si è diplomato al Conservatorio di Santa Cecilia in tromba, composizione (con Goffredo Petrassi), strumentazione, direzione di banda e musica corale. Inizia a esibirsi come trombettista ma già a metà degli anni cinquanta, pur non tralasciando la musica classica (sterminata la sua produzione in tal senso), inizia a realizzare arrangiamenti di canzoni di musica leggera italiane, tra cui Guarda come dondolo, Abbronzatissima, Hully gully in 10 e Sul cucuzzolo di Edoardo Vianello, Sapore di sale di Gino Paoli. Insieme a Ghigo De Chiara e Maurizio Costanzo (testi) compone e arrangia Se telefonando di Mina (1966):

Il debutto al cinema avviene nel 1961, con la colonna sonora di Il federale di Luciano Salce. Tre anni dopo, con lo pseudonimo Dan Savio, scrive le musiche di Per un pugno di dollari di Sergio Leone, grazie al quale si impone nell’immaginario collettivo.

Il sodalizio con Sergio Leone (i due andavano alle elementari insieme) diventa uno dei più fecondi della storia del cinema.

LE COLONNE SONORE

Le colonne sonore composte da Morricone sono tantissime, un elenco completo è disponibile qui. Con Leone ha lavorato a molti spaghetti western come Per qualche dollaro in più, Il buono, il brutto, il cattivo, C’era una volta il West, Giù la testa e anche l’ultimo film del regista, C’era una volta in America.

Nel 1969 scrive la colonna sonora di Metti, una sera a cena di Giuseppe Patroni Griffi. Un’indimenticabile bossa nova con tre note ripetute in maniera ossessiva:

 

Le collaborazioni di Morricone sono tra le più disparate: ha lavorato con registi italiani come Dario Argento, Bernardo Bertolucci, Carlo Verdone, Mauro Bolognini, Giuseppe Tornatore, Umberto Lenzi, Ricky Tognazzi, Lina Wertmüller, Marco Bellocchio, Carlo Lizzani, Pier Paolo Pasolini, Gillo Pontecorvo, Sergio Corbucci, Sergio Sollima, Mario Bava, Elio Petri, Roberto Faenza, Giuseppe Patroni Griffi, Luigi Comencini, Renato Castellani, Francesco Rosi, Franco Zeffirelli, Liliana Cavani, Tinto Brass, Alberto Bevilacqua, i fratelli Taviani, Aldo Lado, contribuendo a imporre il cinema italiano nel mondo. Numerosissime anche le collaborazioni con registi internazionali come John Carpenter, Roland Joffé, Brian De Palma, John Boorman, Terrence Malick, Terence Young, Henri Verneuil, William Friedkin, Roman Polański, Pedro Almodóvar, Wolfgang Petersen, Mike Nichols, Barry Levinson, Oliver Stone, Warren Beatty e infine Quentin Tarantino.

 

GLI OSCAR

Ringrazio l’accademia per questo prestigioso riconoscimento. Il mio pensiero va agli altri nominati, in particolare allo stimato John Williams. Non c’è una musa importantre senza un grande film che la ispiri. Ringrazio Quentin Tarantino per avermi scelto, e Harvey Weinstein e tutto il team che ha reso possibile questo straordinario film. Dedico questa musica e questa vittoria all’Oscar a mia moglie Maria, grazie.

Queste le parole che, nel 2016, Morricone pronunciò nel ritirare l’Oscar per la colonna sonora di The Hateful Eight di Quentin Tarantino. Divenne il più anziano vincitore del premio:

 

Nel 2007 ricevette l’Oscar onorario dalle mani nientemeno che di Clint Eastwood:

Ma la prima nomination risale al 1979, per I giorni del cielo di Terrence Malick. Venne nominato anche nel 1987 per The Mission, nel 1988 per Gli intoccabili, nel 1992 per Bugsy, nel 2001 per Malèna.

I premi ricevuti da Morricone nella sua carriera sono tantissimi, vanno ricordati il Leone d’Oro alla Carriera nel 1995 e le sedici nomination e dieci vittorie al David di Donatello.

 

 

 

 

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