In un’estate senza cinema a causa dell’emergenza nuovo Coronavirus, quello appena trascorso è stato, indubbiamente, il fine settimana della versione filmata del pluripremiato musical di Lin-Manuel Miranda, Hamilton.

Hamilton è stato visto, è stato commentato, è stato acclamato, ma, inevitabilmente, è stato anche criticato in un contesto, quello dei social, in cui appare sempre più difficile quello che normalmente s’insegna nei primi anni di scuola dell’obbligo: l’importanza del contesto storico e l’interpretazione dei messaggi veicolati in un “testo”. Messaggi che possono, in una certa maniera, trascendere la “storicità” di un dato personaggio.

Ed era dunque scontato che l’hashtag #CancelHamilton avrebbe impazzato su Twitter, per lo meno negli Stati Uniti. Questo perché Hamilton, musical di Broadway che, oltre agli 11 Tony Awards vinti e al botteghino da oltre un miliardo di dollari, vede svariati attori non bianchi interpretare figure storiche bianche, glorificherebbe Alexander Hamilton, uno dei padri fondatori degli Stati Uniti che, malgrado la passione per le istanze a favore dell’abolizione della schiavitù era, di fatto… un mercante di schiavi.

Ecco alcuni esempi di Tweet apparsi online:

 

 

 

 

 

 

 

Al solito, come già accaduto in passato con Star Wars: Gli Ultimi Jedi o, di recente, con l’acclamato videogame The Last of Us Part II, non è semplice stabilire quanto proteste come queste possano definirsi “genuine” fra profili creati appositamente per l’occasione e conversazioni social attivate per seguire questa o quella agenda politica.

In un’intervista con NPR risalente alla scorsa settimana, Lin-Manuel Miranda (peraltro di origine portoricana), ha ammesso che lo spettacolo non affronta il tema della schiavitù nella maniera che un tema come questo meriterebbe:

Nonostante abbia dato voce a delle idee contro la schiavitù rimase complice di un sistema. E oltre a criticare Jefferson per la sua ipocrisia in merito alla schiavitù nel secondo Atto, lo show non dice molto altro nel corso del secondo atto. E penso sia piuttosto onesto. Perché lui non fece molto altro. Nessuno di loro. Nessuno di loro fece abbastanza. E lo diciamo anche nei momenti finali. Ovviamente adesso è una cosa che colpisce in modo diverso perché stiamo avendo una conversazione sul tema, stiamo ragionando sul “come si sradica un peccato originale?”.

Come descritto nel comunicato ufficiale, il film è un passo avanti nell’arte della “ripresa dal vivo” che trasporta il pubblico nel mondo dello spettacolo di Broadway in modo unico e intimo. Combinando i migliori elementi del teatro dal vivo, del cinema e dello streaming, il risultato è un’esperienza cinematografica che rappresenta un modo completamente nuovo di vivere Hamilton.

La versione filmata del musical è stata registrata al The Richard Rodgers Theatre di Broadway nel giugno del 2016 e annovera nel cast il vincitore del Tony Award® Lin-Manuel Miranda nel ruolo di Alexander Hamilton. Daveed Diggs interpreta Marquis de Lafayette/Thomas Jefferson, mentre Renée Elise Goldsberry è Angelica Schuyler; Leslie Odom, Jr. è Aaron Burr; il nominato ai Tony Award Christopher Jackson interpreta il ruolo di George Washington; Jonathan Groff è King George; Phillipa Soo è Eliza Hamilton e Jasmine Cephas Jones interpreta Peggy Schuyler/Maria Reynolds; Okieriete Onaodowan è Hercules Mulligan/James Madison e Anthony Ramos è John Laurens/Philip Hamilton.

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