Come promesso, Pedro Almodóvar è sul set del suo prossimo progetto che vede per protagonista Tilda Swinton, ovvero il cortometraggio La voce umana tratto dall’opera omonima di Jean Cocteau. Le riprese del film dovevano iniziare alcuni mesi fa, ma sono state rinviate a causa dell’emergenza Coronavirus e sono iniziate ufficialmente oggi, come testimoniato dal fratello del regista e produttore Augustín Almodóvar su Twitter.

Sarà il primo film in lingua inglese girato da Almodóvar dopo vari tentativi durante gli anni (per esempio, Julieta inizialmente doveva essere in inglese e avere come protagonista Meryl Streep). Il corto con Tilda Swinton, in questo senso, era stato concepito come “banco di prova” per il regista prima di affrontare il lungometraggio La donna che scriveva racconti, le cui riprese erano previste per quest’anno in California. Il progetto però è slittato, e al suo posto il regista girerà Madres Paralelas all’inizio del 2021.

Le riprese di La voce umana si svolgono a Madrid, in teatro di posa, come aveva confermato tempo fa:

È strano quando gli amici mi chiedono cosa vorrei fare dopo… e rimangono sorpresi dalla mia risposta, e cioè che vorrei girare un cortometraggio di 15 minuti. Non una serie tv. È la storia di cui mi sono innamorato ora e sono davvero felice di raccontarla.

Scritto nel 1928, La voce umana è stato rappresentato per la prima volta in Francia nel 1930: l’opera teatrale è incentrata su un’ultima telefonata tra una donna e il suo amante, e sul tentativo di lei di convincerlo a non lasciarla. Il monologo fu interpretato da Anna Magnani nel film L’Amore, nell’episodio Una voce umana di Roberto Rossellini.

Almodóvar e la Swinton modernizzeranno alcuni aspetti della storia:

Ho lavorato con lei per vedere se avrebbe detto questo o quello. Quel comportamento è molto datato, è una mentalità che non esiste più. […] Ho sempre sognato lavorare con Tilda, è così aperta e intelligente. Nelle prove, ci siamo capiti perfettamente l’un l’altra.

Almodóvar intende far debuttare La Voce Umana durante i festival autunnali.

Ecco la prima immagine dal set:

 

 

 

Cambio di programma per Pedro Almodóvar: a febbraio, appena prima del lockdown globale, il regista aveva svelato i piani per i suoi due prossimi film, che sarebbero dovuti essere il cortometraggio La voce umana di Jean Cocteau con Tilda Swinton e, successivamente, il lungometraggio La donna che scriveva racconti (adattamento della collezione di racconti della scrittrice americana Lucia Berlin). Quest’ultimo sarebbe stato il primo film di Almodóvar girato negli Stati Uniti in lingua inglese.

Ma secondo l’agenzia EFE (informata da Pedro e dal fratello Agustín Almodóvar, suo partner produttivo) questi piani sono almeno in parte cambiati, e ora il regista spagnolo si sta preparando per tornare sul set insieme alla sua musa Penelope Cruz per dirigere Madres paralelas, un dramma incentrato sulla maternità e ambientato a Madrid. La pre-produzione del film inizierà a ottobre, e le riprese inizieranno in Spagna a febbraio del 2021, per un’uscita prevista alla fine del 2021.

Il contratto con la Cruz non sarebbe stato ancora formalizzato, ma l’attrice ha già letto e, secondo il regista, ha molto apprezzato la sceneggiatura.

Il film era in sviluppo da tempo, ma nel corso dei tre mesi di lockdown Almodóvar si è dedicato alla scrittura, concludendo lo script. La storia ruota attorno a due madri che partoriscono nello stesso giorno, e segue in parallelo le loro vicende nei primi due anni di vita dei figli.

“Sarà anche un modello classico, ma crediamo ancora che i film di Pedro vadano visti in sala, beneficiando dell’intensità dell’esperienza cinematografica, ” ha commentato Agustín Almodóvar.

Per quanto riguarda La voce umana, le riprese del cortometraggio (che sarà il primo lavoro del regista in lingua inglese) inizieranno tra due settimane. Almodóvar ha confermato di voler ancora realizzare La donna che scriveva racconti, ma l’adattamento necessita un lavoro più lungo in termini di sceneggiatura.

Fonte: Variety

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