In un’intervista per lo Shanghai International Film Festival Denis Villeneuve ha parlato della realizzazione di Dune e delle difficoltà scatenate dall’emergenza Coronavirus.

Come sappiamo, questo mese si terranno a Budapest le riprese aggiuntive del film e poi la pellicola entrerà nell’ultima fase di post-produzione in vista di dicembre.

Stavamo per ultimare alcune riprese, il film era praticamente quasi finito” ha commentato il regista, i cui piani sono stati completamente stravolti dall’emergenza. “Avevo bisogno di tempo, un lusso che avevo [prima della pandemia]… poi il virus ha colpito il Nord America proprio mentre stavamo per tornare sul set a girare il materiale aggiuntivo“.

Nonostante il lavoro da remoto, l’emergenza ha avuto comunque un forte impatto sulla produzione:

Mi ha rovinato la tabella di marcia. Adesso dovremo fare le corse per finire il film in tempo. Ci hanno dato il via libera per tornare sul set tra qualche settimana, quello che dovevamo fare un be po’ di tempo fa. E poi ho dovuto lavorare ad alcune cose come agli effetti visivi e al montaggio a Montreal visto che la troupe è rimasta a Los Angeles.

Sulla frustrazione del non poter lavorare con il suo montatore di vecchia data Joe Walker:

Posso dire che da regista ci sono cose che possono essere fatte da remoto grazie alla tecnologia, come la supervisione degli effetti visivi, che è piuttosto semplice da gestire a distanza. Quello che ho imparato, però, è che credevo che sarebbe stato possibile lavorare al montaggio a distanza condividendo lo schermo con il mio montatore  [Joe Walker], ma mi sono reso conto che il montaggio è un po’ come suonare con qualcuno, perciò c’è bisogno di stare nella stessa stanza. C’è bisogno di quella sintonia, di interazione umana, di spontaneità e di quella energia che si crea quando si è nella stessa stanza. Mi manca davvero tanto.

Ha poi proseguito spiegando:

È davvero molto doloroso, forse anche perché il montatore è anche uno psichiatra. È quello che deve fare i conti con la mia ansia, con i miei attacchi di panico, con le mie paure e anche con le mie gioie. Credo che se dovesse mai succedere una cosa simile in futuro, farò in modo di avere il montatore vicino. Il montaggio è una parte molto importante della realizzazione di un film, forse la più importante. È il momento in cui riscrivi il film per certi versi.

Ricordiamo che il primo trailer di Dune sarà con tutta probabilità proiettato prima del ritorno di Inception al cinema negli Stati Uniti il 21 agosto. Fino a qualche giorno fa si parlava della possibilità che fosse proiettato anche in altri paesi europei il 12 agosto, ma pare che non sia più così.

Dune è uno dei progetti più importanti del 2020 per la Warner Bros., e la major sta già sviluppando il sequel.

Le riprese di Dune si sono svolte in Ungheria e in Giordania. Il cast comprende Timothée Chalamet (che sarà il protagonista Paul Atreides), Rebecca Ferguson, Dave Bautista, Stellan Skarsgard, Charlotte Rampling, Josh Brolin, Javier Bardem, Zendaya, Jason Momoa e Oscar Isaac. Alla produzione la Legendary Pictures, che nel 2016 ha acquisito i diritti di sfruttamento delle opere di Herbert.

Ambientato in un lontano futuro, Dune venne pubblicato nel 1965 e vinse il premio Nebula e il premio Hugo ed è il primo di sei romanzi che formano la parte centrale del Ciclo di Dune (esteso poi dal figlio Brian Herbert assieme a Kevin J. Anderson). La storia segue le vicende della dinastia Atreides e quella Harkonnen per il controllo del pianeta desertico Arrakis, dove viene prodotta una sostanza fondamentale per la struttura della società galattica in cui è ambientata la storia.

Fonte: IndieWire

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