L’emergenza Coronavirus ha creato nuove sfide per gli studios di Hollywood, e ha accelerato alcuni processi già in corso: è anche per questo motivo che WarnerMedia ha annunciato, pochi giorni dopo l’annuncio delle trimestrali, una grande ristrutturazione delle proprie attività cinematografiche e televisive con diverse promozioni e alcuni inattesi addii nell’ottica di un ampio consolidamento aziendale.

Jason Kilar, da soli quattro mesi CEO del colosso di proprietà della società di telecomunicazioni AT&T, ha prima di tutto annunciato la promozione di Ann Sarnoff, che solo un anno fa era diventata chair e CEO della Warner Bros. e che ora guiderà una nuova divisione chiamata “Studios and Network Group”. Questa divisione combinerà tutte le attività produttive e distributive per il cinema, i canali televisivi e lo streaming, riunendo quindi Warner Bros., HBO, HBO Max, TNT, TBS e TruTV. Per dirla in maniera più chiara: le persone che seguiranno film come Wonder Woman o serie tv come Game of Thrones lavoreranno sullo stesso piano e verranno tutte guidate dalla Sarnoff.

Il presidente della programmazione di HBO Casey Bloys supervisionerà anche la produzione originale e la programmazione di HBO Max, TNT, TBS e TruTV, e farà riferimento direttamente alla Sarnoff.

Gerhard Zeiler, attualmente chief revenue officer, è stato promosso a capo del nuovo gruppo internazionale integrato che riunirà tutte le operazioni internazionali di Warner Bros., HBO e Turner Networks, inoltre supervisionerà la programmazione regionale di HBO Max.

Andy Forssell, general manager di HBO Max, guiderà una nuova unità operativa di HBO Max e farà riferimento a Kilar: avrà la responsabilità del prodotto, del marketing e dell’engagement dei consumatori oltre che del lancio globale della piattaforma streaming. Non sono chiari i dettagli di quest’ultimo aspetto, ma sembra evidente che WarnerMedia intenda portare HBO Max in tutto il mondo. Dopo il debutto il 27 maggio negli USA, il prossimo lancio della piattaforma è previsto per il 2021 in America Latina, e in alcuni paesi europei in una fase successiva.

Nell’annunciare la nuova organizzazione, Kilar ha spiegato ai colleghi che lo scopo è:

  • dare maggiore importanza a HBO Max nell’organizzazione e proiettarla verso ambizioni globali,
  • semplificare il modo in cui vengono gestiti gli studios,
  • creare un’unità internazionale consolidata focalizzata sulla scabilità e l’efficienza,
  • riunire tutte le attività commerciali chiave in un solo gruppo, permettendo all’azienda di operare in maniera più strategica.

Lasciano invece due figure molto importanti sul fronte televisivo: Bob Greenblatt, che dopo anni presso la NBC si era unito a WarnerMedia un anno e mezzo fa diventando Chairman di WarnerMedia Entertainment e Direct-to-Consumer, Kevin Reilly, che lavorava nella major da sei anni ed era stato uno dei principali promotori della Snyder Cut di Justice League nel ruolo di Chief Content Officer di HBO Max e presidente di TNT, TBS e truTV, così come Keith Cocozza, EVP di Corporate Marketing and Communications. Hanno tutti avuto un ruolo centrale nel lancio di HBO Max, e sebbene i 4.1 milioni di iscritti nel primo mese siano un buon inizio, sono molti meno dei 60 milioni raggiunti da Disney+ in nove mesi. Il debutto della piattaforma è stato segnato da una certa confusione, e chiaramente con questa riorganizzazione WarnerMedia intende fare più chiarezza.

Non saranno comunque gli ultimi ad andarsene: la ristrutturazione aziendale è solo agli inizi, e la nuova struttura creerà numerose ridondanze che porteranno a diversi licenziamenti a partire da lunedì.

Fonte: Deadline

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