Com’era lecito attendersi, ReedPop, l’azienda che si occupa di gestire le maggiori convention “nerd” d’America e non solo, dal Comic-Con di San Diego alla Star Wars Celebration, ha annunciato che l’edizione 2020 del New York Comic Con sarà un evento solo ed esclusivamente online, senza possibilità d’incontri “in presenza”.

La decisione è stata ovviamente presa per far fronte all’emergenza sanitaria causata dalla pandemia di COVID-19.

Il presidente di ReedPop Lance Fensterman ha dichiarato:

Siamo dispiaciuti di non poterci riunire insieme, faccia a faccia, al New York Comic Con. Come tutti voi, attendiamo tutto l’anno l’arrivo di questo fine settimana ed eravamo particolarmente emozionati per questa che doveva essere la nostra quindicesima edizione. Mi mancherà camminare nel padiglione degli artisti e rivedere degli amici che mi sono fatto fin dal giorno in cui occupavamo solo il seminterrato dello Javits Center. Anche se quella di quest’anno sarà un’esperienza differente, non vediamo l’ora di portare appassionanti contenuti di elevato livello ai nostri fan, espositori e studios grazie alla nostra partnership con YouTube.

Considerato il sostanziale flop del Comic-Con @Home è lecito supporre che il New York Comic Con sia destinato a un’analoga sorte: se l’evento geek dell’anno è praticamente passato inosservato nella sua edizione “solo online” causata da eventi di forza maggiore, è lecito ritenere che il NYCC imboccherà la stessa strada. A quanto pare, nessuno è interessato alle versioni “da remoto” di Convention che si nutrono di incontri ed eventi in presenza (e relativo engagement online).

Dalle nostre parti, dopo l’iniziale tentennamento di un comunicato stampa carente di informazioni effettive sulle modalità di svolgimento, anche Lucca Comics ha scelto una strada sostanzialmente analoga (ecco tutti i dettagli).

Vi invitiamo a prendere visione di quanto indicato sul sito del Ministero della Salute in merito al nuovo Coronavirus.

In questa pagina trovate tutte le nostre notizie collegate alle ripercussioni che tutto ciò sta avendo sull’industria del cinema.

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