Ieri vi abbiamo parlato di un’intervista pubblicata da GQ in cui John Boyega accusava la Disney e la Lucasfilm di aver sfruttato male il suo personaggio in Star Wars (ma anche quelli di tutte le persone di colore come Kelly Marie Tran, Oscar Isaac e Naomi Ackie) arrivando a dire che l’ingaggio di un nero, proposto come co-protagonista, è stata solo una scelta di marketing.

Poco dopo è arrivato anche il sostegno di Ray Fisher, invitato da un utente su Twitter a partecipare a una discussione in diretta con Boyega sulle proprie esperienze a Hollywood:

Magari dopo aver chiuso questa indagine. So una cosa però, Hollywood non sarebbe più la stessa.

Responsabilità > Intrattenimento

Il riferimento è all’indagine che WarnerMedia ha deciso di avviare sulla produzione di Justice League sulla base delle dichiarazioni di Fisher, che ha accusato su Twitter il regista Joss Whedon di aver avuto un comportamento “orribile e violento” sul set.

 

 

Queste sono state state le forti parole dell’attore di Star Wars:

Quello che direi alla Disney è di non prendere per questioni di marketing un personaggio nero vendendolo come più importante di quello che è effettivamente in un franchise dove poi viene messo da parte. Non va bene. Lo dico con la schiena ben dritta. Gente, avete saputo cosa fare con Daisy Ridley, avete saputo cosa fare con Adam Driver. Sapevate cosa fare con quella gente, ma quando si trattava di Kelly Marie Tran, quando si trattava di John Boyega avete mandato a fan*ulo tutto. Cosa volete che dica? Quello che loro vorrebbero sempre sentir dire è “Oh, ho adorato prendere parte a questo film. È stata un’esperienza fantastica”. Nah, nah, nah. È una cosa che posso dire quando mi trovo a vivere un’esperienza che è davvero definibile come fantastica. Hanno dato tutte le sfumature del personaggio ad Adam Driver, a Daisy Ridley. Siamo onesti. Daisy lo sa. Adam lo sa. Tutti lo sanno. Non sto dicendo niente che non si sappia già.

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