Se, inizialmente, le grane principali generate da Mulan erano le proteste degli esercenti che si sono visti privati della pellicola dirottata in streaming dalla Disney, a inizio agosto i rappresentanti delle sale inglesi non avevano certo usato il proverbiale understatement britannico per commentare la decisione lasciandosi anzi andare a reazioni decisamente “mediterranee”, ora che il live action è disponibile per l’acquisto VIP su Disney+ le acque non si sono di certo calmate.

Anzi.

Dopo che i movimenti per il boicottaggio politico del film hanno ricominciato a far sentire la loro voce su Twitter (maggiori dettagli qui) Mulan è stato poi ferocemente criticato per via dei ringraziamenti alle autorità cinesi che la Disney ha inserito nei crediti del lungometraggio, nello specifico gli “special thanks” alle autorità della provincia dello Xinjiang, regione che ha ospitato una larga fetta della produzione americana che ha toccato ben 20 differenti location cinesi.

In questo approfondimento vi spieghiamo il perché. Riassumendo: nello Xinjiang sono attivi svariati “campi di rieducazione” (ma sarebbe più corretto chiamarli “campi di detenzione”) dove le autorità del Partito Comunista Cinese stanno attuando un vero e proprio genocidio demografico ai danni della minoranza turcofona prevalentemente musulmana degli uiguri.

Ed è proprio per questa ragione che il senatore Repubblicano Josh Hawley, uno dei due senatori federali per lo Stato del Missouri, ha scritto una lettera aperta indirizzata a al CEO della Disney Bob Chapek che tocca proprio la questione del genocidio degli uiguri.

Nella lettera il senatore domanda, fra le altre cose, se la Disney rimuoverà il lungometraggio dalla piattaforma per evitare un’ulteriore glorificazione di autorità che, in realtà, stanno perpetrando un crimine umanitario e richiede anche alla Disney di elencare, nel dettaglio, che genere di supporto lo studio avrebbe ricevuto dalle autorità comuniste della regione in oggetto.

Stanley Rosen, professore della USC esperto di questioni cinesi, spiega però a Deadline che, paradossalmente, tutte queste levate di scudi potrebbero sortire un effetto positivo per Mulan in Cina dando origine a una risposta patriottica che finirebbe per spingere il pubblico in sala.

Le proteste fuori dal territorio cinese potrebbero fornire una spinta non indifferente al film in Cina. Su Weibo e WeChat Mulan è un trending topic e si registra un elevato interesse. E la presenza nel cast di Gong Li, Donnie Yen, Jet Li e Liu Yifei sarà sicuramente di aiuto. Ci sono anche state un sacco di discussioni sul film, per lo più positive e non negative.

Eppure la questione della collaborazione logistica fra la Disney e le autorità comuniste resta spinosa per il colosso americano dell’entertainment:

In quest’anno di accuse bipartisan alla Cina, non mi sorprenderebbe se la Disney venisse chiamata per una testimonianza a Washington durante la quale discutere dei loro amichevoli rapporti con la Cina e come possano essere messi in relazione a quelle che sono le considerazioni etiche e le policy sui rapporti esteri in corso in America. La Disney si ritroverebbe in una posizione scomoda visto che, economicamente, non possono permettersi di inimicarsi la Cina, ma, allo stesso tempo, non vogliono neanche essere percepiti come il “cagnolino da compagnia” cinese. Quando l’NBA ha chiuso i suoi campi nello Xinjiang per via degli abusi fisici degli allenatori e altre questioni come queste, non hanno pubblicamente spiegato se si sia trattato di una questione collegata ai diritti umani, qualcosa per cui la Cina avrebbe sicuramente reagito.

La Disney non si è ancora espressa ufficialmente sulla questione.

Nel mentre sono cominciate ad arrivare anche delle stime di massima sugli incassi che Mulan avrebbe generato tramite l’accesso VIP su Disney+. Nel primo fine settimana avrebbe generato un giro d’affari di circa 33.5 milioni di dollari nel solo mercato nordamericano.

Da una infografica pubblicata via reddit realizzata impiegando gli user score di IMDB è possibile constatare invece come Mulan sia il live action meno gradito dal pubblico dai tempi dell’uscita de La carica dei 101.

Mulan

Il film è diretto da Niki Caro (La Ragazza delle BaleneMcFarland USA) a partire da una sceneggiatura scritta da Rick Jaffa & Amanda Silver (Jurassic WorldHeart of the Sea – Le Origini di Moby Dick) e Elizabeth Martin & Lauren Hynek, basata a sua volta sul poema La Ballata di Mulan.

Liu Yifei (Il Regno proibitoOnce Upon a Time) è stata scelta per interpretare il ruolo di Hua Mulan a seguito di un processo di casting durato un anno. Il cast del film comprende inoltre Donnie Yen (Rogue One: A Star Wars Story), Jason Scott Lee (Crouching Tiger, Hidden Dragon: Sword of Destiny), Yoson An (Shark – Il Primo Squalo), Utkarsh Ambudkar (Voices – Pitch Perfect), Ron Yuan (Marco Polo), Tzi Ma (Arrival), Rosalind Chao (Star Trek: Deep Space Nine), Cheng Pei-Pei (La Tigre e il Dragone), Nelson Lee e Chum Ehelepola, con la partecipazione di Gong Li (Memorie di una Geisha,Lanterne Rosse) e Jet Li (Shao Lin SiArma Letale 4).

Uscito nelle sale nel 1998, il lungometraggio d’animazione Disney fu candidato a un Oscar® e due Golden Globe® ed è oggi disponibile su Disney+.

I film e le serie imperdibili

Classifiche consigliate