Nei contenuti speciali di una nuova edizione Blu-ray di Piccoli mostri, come riporta Gamespot, Howie Mandel ha ammesso di essersi pentito di aver accettato il ruolo di Maurice nel film di Richard Greenberg del 1989.

Il motivo? Le infinite sessioni di applicazione trucco in camerino:

Maurice è un personaggio meraviglioso. Tutti erano fantastici, c’erano scene divertenti, ma ero ricoperto di lattice. Sapete cosa fanno il lattice e l’umidità? Dopo quel film non volevo neanche mettere il preservativo. So che non è bello da dire, ma ero felicemente sposato e non volevo… non voglio neanche più ripetere la parola lattice. Ora so che non lo rifarei di nuovo.

Ha poi proseguito spiegando di aver vissuto un’esperienza terribile a causa dei suoi disturbi da deficit di attenzione/iperattività e ossessivo-compulsivo:

Non riesco a stare seduto, ma dovevo farlo. E non dovevo solo stare seduto per quattro ore, ma anche essere toccato. Non mi piace essere toccato, credevo di impazzire. Una volta finito [di indossare il trucco] dovevo interpretare un Maurice felice e pieno di gioia. Io non ero né felice né gioioso, non avevo idea di dove mi fossi andato a ficcare.

In Piccoli mostri un ragazzino scopre che sotto il suo letto c’è un mostro vivace e dispettoso. I due diventano subito amici, ma i rapporti col resto del mondo sono difficili.

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