Le recenti dichiarazioni del governatore della California Gavin Newsom sulle riaperture dei parchi di divertimenti hanno scatenato le proteste di associazioni e aziende che da mesi attendono linee guida per far ripartire le attività in sicurezza.

“Non ci aspettiamo la riapertura, nel breve termine, di alcun parco di divertimenti, almeno finché non vedremo maggiore stabilità in termini dei dati sui contagi,” ha dichiarato mercoledì Newsom. “Non abbiamo fretta di comunicare le linee guida e continuiamo a lavorare a stretto contatto con l’industria”. Industria composta da realtà come Disneyland, Universal Studios, Knott’s Berry Farm e Six Flags Magic Mountain, e che nelle ultime settimane ha chiesto più volte al governatore di dare il via libera, affermando che i parchi di divertimenti sono in grado di applicare misure di prevenzione della diffusione del Coronavirus in maniera più efficace di tante altre realtà che nel frattempo hanno riaperto.

“Rigettiamo assolutamente l’idea che riapertire Disneyland sia incompatibile con un approccio focalizzato sulla ‘salute prima di tutto'”, ha dichiarato ufficialmente il responsabile medico di Disney Parks, Experiences and Products. “È sconcertante che il governatore Newsom non abbia intenzione di pianificare anche solo le linee guida per la riapertura dei parchi di divertimento,” ha aggiunto la California Attractions and Parks Association, “ogni giorno che passa in cui i parchi rimangono chiusi mette ancora più in crisi la nostra industria. L’approccio del governatore sta rovinando le attività e il sostentamento di migliaia di persone che vogliono tornare responsabilmente al lavoro”.

La Disney sta licenziando circa 28000 persone a causa della mancata riapertura dei parchi in California e delle perdite registrate in questi mesi a causa dell’emergenza Coronavirus. Il CEO di Comcast Brian Roberts recentemente ha segnalato che il 70% dei problemi finanziari della Universal, al momento, dipende dalla chiusura dei parchi come quello di Hollywood e dall’operatività al 25% di parchi come quello a Osaka o Orlando.

Nella stessa conferenza, mercoledì, Newsom ha spiegato che le recenti dimissioni di Bob Iger (Presidente della Disney) dalla task force bipartisan per la ripresa economica della California sono legate proprio al loro disaccordo sulle riaperture: “Bob è stato molto attivo e con lui ho avuto delle splendide conversazioni. Sono incredibilmente grato per il suo sostegno, le informazioni che mi ha dato e i suoi consigli. […] Le sue dimissioni non mi hanno sospreso, non siamo d’accordo sulle riaperture dei parchi di divertimento. Noi preferiamo che sia la scienza e siano i dati a guidarci in queste decisioni. […] Preferiamo concentrarci sulla salute prima di tutto, e saremo molto ostinati su questo aspetto”.

Fonte: Deadline

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