I musical spesso raccontano di un musical.

Dancer In The Dark è un film sui musical, su quei film in cui qualsiasi guaio o intreccio è sciolto nella musica, e le canzoni e i balli alzano il morale, convertono gli animi e guidano i protagonisti alla soluzione. E lo è perché in Dancer In The Dark la soluzione è sempre la musica, finita la quale però nulla di quello che di positivo aveva portato rimane e con le note finisce anche ogni speranza e c’è la morte.

Dancer In The Dark è il negativo di un musical, il suo opposto logico. La musica non come strumento di miglioramento ma come pia illusione, schiacciata dalla realtà. Un capolavoro vero che però arrivava in un momento cruciale per il suo autore.

Fino a quel momento, fino cioè al 2000, Lars Von Trier veniva esaltato da una parte e guardato con sospetto dall’altra. Era un oggetto stranissimo per il cinema d’autore. Un cineasta indipendente danese che aveva fatto diversi film, alcuni dei quali pregevoli (Europa rimane fortissimo e la sua...