Durante le riprese di Maze Runner: La rivelazione ad aprile 2016, Dylan O’Brien rimase gravemente ferito con una commozione cerebrale, una frattura al viso e lacerazioni varie. La produzione stava girando la sequenza d’apertura quando l’attore cadde da un veicolo in movimento fratturandosi lo zigomo e l’orbita oculare.

Le riprese si fermarono per quasi un anno e da allora l’attore non si è mai sbilanciato molto su quei momenti carichi di paura. Lo ha fatto di recente durante la promozione di Love & Monsters, disponibile on demand negli Stati Uniti da pochi giorni.

Come raccontato a Deadline:

Ne sono uscito con un percorso lungo e burrascoso, molto più di quanto la gente pensi. Si è trattata di una cosa molto privata e personale, sono stato di mer*a per tantissimo tempo. All’epoca molte cose stavano cambiando nella mia vita e anche nella mia carriera. Ho lottato per un po’, stavo impazzendo perché mi ha distrutto, mi sentivo così. Alla fine ho dovuto accettarlo.

Durante il podcast “The Big Ticket with Marc Malkin”, l’attore ha poi aggiunto in riferimento all’incidente:

Su un set ognuno è esperto in qualcosa. Perciò, specialmente quando sei giovane come lo ero io all’epoca, mi pare che avessi 24 anni quando c’è stato l’incidente, sei disposto a tutto. Proprio a tutto. Amavo quello che facevo, amavo stare sul set, era il posto che preferivo al mondo. Adoravo la troupe, era la mia famiglia, la mia vita, il mio mondo. Ho riposto tutta la mia fiducia in loro, e credo sia questo il motivo per cui ho trovato così difficile accettare che qualcosa si fosse rotto con così tanta violenza e con tanto spavento.

L’attore ha ammesso che ha riconsiderato tutto ciò che credeva di sapere sui set, anche alla luce del fatto che per un periodo credeva che non ci avrebbe più messo piede. Adesso O’Brien è molto più cauto ogni volta che deve fare un’acrobazia, si assicura che tutto fili per il verso giusto e riempie la troupe di domande.

È stato un processo duro, ma alla fine la luce alla fine del tunnel è arrivata:

Quando ne esci, puoi decidere di concentrarti sulle cose che ha cambiato di te, in modo positivo, o concentrarti sull’aspetto negativo. Il grosso del mio lavoro di guarigione è stato, alla fine, accettare che l’incidente è una cosa che fa parte di me, e che mi ha cambiato per sempre.

Per certi versi ne sono anche grato. Mi ha lasciato un segno e mi ha reso ciò che sono oggi.

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