Fonte: Ansa
Scelta scontata e anche giusta. Chi scrive non ha amato molto Baaria e magari, artisticamente parlando, avrebbe preferito Vincere di Marco Bellocchio, ma da un punto di vista di prestigio non c'è dubbio che Tornatore sia il più titolato tra i contendenti, peraltro in un'annata che presentava titoli tutt'altro che straordinari. Certo, nulla assicura che la sua pellicola venga amata dai giurati americani, ma di sicuro ci sarà un'attenzione che gli altri papabili non avrebbero ricevuto.
A decidere, una commissione formata dai registi Lina Wertmuller e Paolo Sorrentino, i giornalisti e critici Alberto Barbera, Fulvia Caprara e Piera Detassis, i produttori Pio Angeletti, Aurelio De Laurentiis, Valerio De Paolis, Nicola Giuliano, Fulvio Lucisano, Andrea Occhipinti, Domenico Procacci e Riccardo Tozzi, così come il Direttore Generale per il Cinema Gaetano Blandini.
Dalle regole disponibili sul sito ufficiale, sembra proprio che sia stata eliminata la fase di preselezione a nove titoli e che invece si sia tornati alla classica cinquina, che in questo caso verranno annunciati il 2 febbraio assieme a tutte le altre categorie.
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