Era inevitabile, visto il tema stesso del film, che Bohemian Rhapsody avrebbe fatto “discutere”.

Nel momento in cui si decide di raccontare al cinema la storia di uno degli artisti più importanti del secolo scorso, Freddie Mercury, e di una band universalmente nota e amata come i Queen, finire sotto l’occhio tanto della stampa quanto sotto quelli del fandom è inevitabile.

Certo è che, a riprese ancora in corso, della pellicola si è iniziato a discutere per questioni ben poco “artistiche”: Bryan Singer è stato difatti licenziato dalla 20Th Century Fox a due settimane dalla fine delle riprese e il film è stato terminato dal produttore Dexter Fletcher, già regista di Eddie the Eagle e prossimamente sul grande schermo con il biopic su Elton John, Rocketman.

Di tutta questa “bad publicity” però, alle platee mondiali non è interessato nulla. L’opera ha difatti incassato 844 milioni di dollari, ha già vinto svariati premi e si appresta a essere una delle protagoniste della Notte degli Oscar con ben cinque nomination, tra cui miglior film e miglior attore protagonista.

Ed è stato proprio a margine della serata dei BAFTA che Brian May dei Queen si è scagliato contro Bryan Singer dissociando, di fatto, il film dal regista e rivelando che il “divorzio” sarebbe avvenuto ben prima che la lavorazione della pellicola giungesse quasi alla fine:

Non ha nulla a che fare con noi. Non è stato il regista del film per lungo tempo. È stato licenziato per alcune buonissime ragioni… e non da noi, ma dalla Fox, quindi per noi è una cosa molto importante. L’unica ragione per cui è ancora associato al film è per via delle pressioni che la Guild dei registi ha fatto sulla Fox. Tecnicamente, e dico davvero, non è il regista del film.

Pressioni che, a quanto pare, potrebbero garantire comunque un compenso di ben 40 milioni di dollari a Bryan Singer.

 

La pellicola è uscita il 29 novembre nei nostri cinema.

Scritto da Justin Haythe, il film è prodotto da Graham King, Jim Beach e Singer.

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