Con quasi 900 milioni di dollari d’incasso e svariati premi vinti (tra cui quattro Oscar), Bohemian Rhapsody è stato il vero caso cinematografico dei mesi scorsi.

E per chi segue l’informazione cinematografica con quel minimo di attenzione e voglia di approfondimento in più, si è trattata di una notevole sorpresa perché la pellicola non era nata sotto la proverbiale buona stella. I dissapori sul set fra il regista Bryan Singer e il protagonista Rami Malek, il conseguente allontanamento dal set del filmmaker tanto che l’ultima tranche di riprese è stata effettuata da Dexter Fletcher, regista di Rocketman, il biopic su Elton John in uscita a maggio.

Eppure, la presa che Freddie Mercury e i Queen hanno ancora oggi sull’immaginario collettivo unita all’impeccabile campagna marketing della Fox hanno fatto il resto permettendo al lungometraggio di trionfare su tutta la linea (a eccezione di quella critica).

Tutto ciò premesso, in molti hanno decisamente storto il naso quando – durante la Notte degli Oscar – il biopic si è aggiudicato la statuetta per il Miglior Montaggio. Se, normalmente, l’abituale collaboratore di Bryan Singer, John Ottman, sa il fatto suo in materia di editing, è abbastanza impossibile non accorgersi di alcuni notevoli passi falsi che Bohemian Rhapsody fa da questo punto di vista.

Nei giorni scorsi, ad esempio, è diventata virale una scena, quella in cui i Queen incontrano ai tavoli esterni di un pub il loro futuro manager John Reid.

Una vera e propria giostra di ritmi sbagliati, tagli immotivati e inquadrature a caso:

 

 

 

La questione è stata sollevata con lo stesso Ottman durante un’intervista col Washington Post. E il montatore è stato decisamente onesto nell’ammettere di provare un enorme imbarazzo per il passaggio in questione rivelando anche alcuni retroscena sulla realizzazione del medesimo:

“È una delle scene girate da Dexter Fletcher nel post-estromissione di Bryan Singer. Fletcher ha lavorato principalmente ai passaggi dedicati alle relazioni di Freddie insieme a quelli sulla creazione di We Will Rock You e Another One Bites the Dust. Ma anche la storyline è stata rivista un po’ tanto che i dialoghi nel meeting fra la band e John Reid non hanno più alcun senso”.

È stato Dexter Fletcher a girare quella scena. Ottman era sotto pressione perché doveva rendere più rapido il primo atto, ma dalle proiezioni di prova era emerso che il pubblico non era per nulla annoiato e che, al contrario, desiderava pure più passaggi focalizzati sui primi giorni di formazione e attività della band. Motivo per cui Ottman è tornato a lavorare anche su quei passaggi per lasciare più respiro alle scene senza avere il tempo di rimontare quella dell’incontro al pub.

“Ogni volta che la vedo vorrei mettermi una busta in testa perché non rispecchia la mia estetica. Se mai dovessimo fare una versione estesa del film dove avrò la possibilità di inserire un paio di scene la rimonterei!”

Cosa ne pensate? Ditecelo nei commenti!

La pellicola è uscita il 29 novembre nei nostri cinema.

Scritto da Justin Haythe, il film è prodotto da Graham King, Jim Beach e Singer.

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