Qualche giorno fa vi abbiamo riportato le dichiarazioni di Jeanise Jones, che interpreta la babysitter di Tutar Sagdiyev in Borat: seguito di film cinema, secondo cui si sarebbe sentita un po’ “tradita” da Sacha Baron Cohen per il modo in cui è stata convinta a partecipare al film. Il team di produzione visitò la chiesa locale in cerca di una figura materna per girare un documentario:

Pensavo che lei fosse una donna del Terzo Mondo, quei contesti dove accadono robe come la vendita delle donne. Pensavo fosse tutto vero e mi sono sentita un po’ tradita. Mi avevano detto che si trattava di un documentario su questa giovane donna che doveva capire che aveva dei diritti e che poteva fare tutto quello che può fare un uomo. Provavo dolore per lei e cercavo di caipre se c’era un modo per farle affrontare tutto quello che stava vivendo. […] Eravamo tutti preoccupati. Pregavamo per lei chiedendo aiuto a Dio, insomma facevamo quello che pensavamo fosse cristiano fare.

Oggi apprendiamo che Sacha Baron Cohen, per questo motivo, ha deciso di donare 100000 dollari alla comunità di Jeanise Jones in Oklahoma. Il denaro, secondo quanto riporta People, verrà distribuito dalla Ebenezer Baptist Church di Oklahoma City su indicazione della Jones, con l’obiettivo di dare riparo e cibo ai membri della comunità.

La babysitter 62enne ha ricevuto un compenso di 3600 dollari per la sua partecipazione al progetto, come ha rivelato a Variety:

Non me la sento di dire che sia stato un compenso corretto, perché loro sapevano che si trattava di un film, mentre io non ne avevo idea. Pensavo stessero facendo un documentario su come vanno le cose qui negli Stati uniti, ma avrei dovuto leggere meglio quel contratto quando l’ho firmato.

La donna ha perso il lavoro qualche mese fa a causa dell’emergenza Covid, un lavoro che ha svolto per 32 anni. Per questo motivo, il pastore della chiesa ha lanciato una campagna GoFundMe che al momento ha raccolto più di 140mila dollari.

Fonte: Variety

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