È la Cina il mercato con più ampi margini di crescita nel settore della distribuzione cinematografica.

Lo confermano i dati appena diffusi dal ministero cinese della Stampa, Editoria, Radio, Film e Televisione (SAPPRFT) all’agenzia Xinhua.

Gli incassi cinematografici nel 2014 sono cresciuti di ben il 36% rispetto all’anno precedenti, ovvero 4.76 miliardi di dollari (29.6 miliardi di yuan, poco meno dei 30 miliardi che erano stati posti come obiettivo qualche mese fa). Anche grazie alla politica pseudo-autarchica, che anche nel 2014 ha avuto riflessi piuttosto negativi sulla distribuzione di pellicole straniere nella Repubblica Popolare, il 54.5% degli incassi sono stati raccolti da film cinesi (2.6 miliardi di dollari). Una fetta che comunque va assottigliandosi a causa della forte concorrenza americana. Nel 2014 sono stati prodotti 618 film in Cina, contro i 638 del 2013. Su 66 film che hanno superato la soglia psicologica dei 100 milioni di yuan (16.1 milioni di dollari), ben 36 erano cinesi. I 34 film stranieri che hanno ricevuto il via libera per la distribuzione in Cina nel 2014 hanno raccolto 1.8 miliardi di dollari, circa un terzo dell’intero mercato.

830 i milioni di biglietti staccati in un anno, con un incremento del 34.5% rispetto all’anno precedente. La crescita negli incassi è stata favorita anche e soprattutto dall’ampliamento della rete distributiva: in un solo anno sono stati aperti ben 1.015 cinema, per un totale di 5.397 schermi. La Cina conta quindi ora più di 23.600 schermi.

La top ten degli incassi è comunque guidata da pellicole straniere: primo tra tutti Transformers: l’Era dell’Estinzione (girato parzialmente in Cina e modificato per includere, nelle copie cinesi, elementi locali), con 320 milioni di dollari.

Fonte: THR