Cloris Leachman è morta oggi a 94 anni: a darne notizia, come riportato da Variety, la sua manager Juliet Green:

È stato un privilegio lavorare con Cloris Leachman, una delle attrici più coraggiose dei nostri tempi. Non c’era nessuno come Cloris. Con un solo sguardo aveva la capacità di spezzarti il cuore o farti ridere fino alle lacrime. Non sapevi mai cosa stesse per dire, e questa qualità imprevedibile faceva parte della sua inarrivabile magia.

La Leachman si è spenta per cause naturali martedì a Encinitas, in California. Icona del cinema e della televisione, è stata premiata con l’Oscar e con ben otto Emmy (diventando, insieme a Julia Louis-Dreyfus, l’attrice con più Emmy della storia).

Nata nel 1926, inizia la sua carriera con i concorsi di bellezza, arrivando a partecipare a Miss America. Il primo ruolo al cinema è in Un bacio e una pistola (1955) di Robert Aldrich, seguito da Supplizio (1956) di Arnold Laven e Sessualità (1962) di George Cukor. Inizia a lavorare anche in televisione, ma senza mai ottenere ruoli centrali. Negli anni sessanta e settanta la sua carriera inizia a decollare grazie a pellicole come Butch Cassidy, Amanti ed altri estranei e Un uomo oggi.

Ma è la partecipazione a L’ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich (1971) che le vale l’Oscar come migliore attrice non protagonista. L’anno successivo è il turno di Frankenstein Junior di Mel Brooks (1971), dove interpreta l’indimenticabile Frau Blücher. Seguono film come Dillinger di John Milius (1973), Daisy Miller di Peter Bogdanovich (1974), Alta tensione di Mel Brooks (1977), Herbie sbarca in messico (1980), La pazza storia del mondo di Mel Brooks (1981).

Proprio Brooks poco fa ha pubblicato su Facebook un ricordo dell’attrice:

Una notizia così triste, Cloris aveva un talento straordinario. Poteva farti ridere o piangere in un baleno. È sempre stato un grande piacere averla sul set. Ogni volta che sento un cavallo nitrire penso alla sua indimenticabile Frau Blücher. È insostituibile, ci mancherà tanto.

 

Nel 1990 recita ancora per Bogdanovich in Texasville, e negli anni novanta e duemila continua a lavorare a numerose pellicole in ruoli da caratterista. Ricordiamo per esempio Babbo bastardo (2003), Spanglish (2004), Scary Movie 4 (2006), Manuale scout per l’apocalisse zombie (2015), Una canzone per mio padre (2018).

Accanto al cinema, la Leachman ha avuto una lunga carriera teatrale e soprattutto televisiva: indimenticabile la sua Phyllis Lindstrom nella sitcom Mary Tyler Moore (1970/1977) e nello spin-off Phyllis, ma anche la sua partecipazione a Malcom in the Middle, Aiutami Hope!, L’albero delle mele, The Ellen Show e recentemente in American Gods (foto di copertina).

 

 

Classifiche consigliate