Vi abbiamo già parlato della roundtable fatta da THR in compagnia dei sette top film executive di Hollywood in riferimento all’affare Disney e Sony e al come le due major abbiano trovato un nuovo accordo nella gestione di Spider-Man (trovate maggiori dettagli in QUESTA PAGINA).

Nella medesima occasione, Alan Horn, boss dei Walt Disney Studios, ha risposto a una domanda fatta dal magazine relativa alle strategie dello studio, pochi film appartenenti a brand di successo ed estremamente popolari, in aggiunta ai remake dei classici d’animazione.

L’Hollywood Reporter ha domandato al dirigente fino a che punto questo modus operandi può rivelarsi una scommessa vinta e se si arriverà mai a vedere la versione live action di Bianca e Bernie nella terra dei canguri, cartoon di sicuro non particolarmente amato né, tantomeno, memorabile.

Alan Horn ha spiegato così la sua posizione:

Non c’è dubbio che, a un certo punto, esauriremo questo genere di pellicole tipo Aladdin o Il Re Leone. Ma abbiamo già iniziato a prendere delle distanze da quel punto di vista dato che Maleficent e a qualche passo di distanza da La bella addormentata nel bosco e Crudelia, in uscita nel 2021, è a una certa distanza da La Carica dei 101. Ma non ci sono dubbi sul fatto che si tratti di un universo con dei limiti.

Posizione condivisa da Tom Rothman della Sony Pictures nel rispondere a una domanda sulla gestione di nuove IP originali come C’era una volta a… Hollywood:

[…] Perché prima o poi anche la Disney finirà classici d’animazione da rifare. E dobbiamo stare molto attenti a non restringere il nostro pubblico, a non pensare che non ci sia spazio per l’originalità. Personalmente penso che ci sia. E nel perseguire questo principio, le star del cinema sono tremendamente preziose.

Cosa ne pensate di queste considerazioni? Ditecelo nei commenti!

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