Tra poche ore verrà annunciata la selezione ufficiale dei film che riceveranno l’etichetta “Cannes 2020” e che avrebbero dovuto pertecipare al Festival di Cannes, cancellato a causa dell’emergenza Coronavirus. Nell’attesa, Thierry Frémaux ha scritto una lettera ufficiale per contestualizzare quest’edizione “straordinaria” del Festival. Sono stati inviati ben 2067 film per essere selezionati, un numero in forte crescita rispetto ai 1845 di un anno fa, e per la prima volta sopra i duemila: “La crisi e il rallentamento della post-produzione dovuto all’emergenza Coronavirus non hanno avuto un impatto sul numero di film proposti”, spiega il direttore artistico. “Posso dire che il cinema, scomparso dalle sale per tre mesi per la prima volta da quando vennero creati dai fratelli Lumiere il 28 dicembre 1895, è più vivo che mai.”

Saranno 56 i film (provenienti da 147 paesi) che riceveranno l’etichetta Cannes 2020: “Siccome non ci saranno proiezioni alla Croisette, abbiamo deciso di raggruppare tutti i film in un’unica lista, senza dividerli nelle categorie Concorso, Un Certain Regard, Fuori Concorso, Proiezioni di Mezzanotte o Proiezioni Speciali”. Saranno i critici e il pubblico a decidere in quali categorie sarebbero dovuti essere.

15 sono opere prime (il 26.7%), e molti sono vere e proprie scoperte: “Mettere i talenti emergenti sulla mappa globale è la vocazione di festival come quello di Cannes. Nessuna selezione ufficiale di Cannes ha mai avuto così tanti giovani registi. È la dimostrazione della vitalità creativa del cinema, così come dello slancio verso il futuro del nostro festival”. 16 pellicole sono dirette da donne, scelte tra 532 pellicole dirette da donne inviate per la selezione: “La presenza delle donne tra i registi è il frutto di un’evoluzione che stiamo osservando in questi anni. Sottolinea per numero e valore il contributo artistico e umano delle donne nel cinema contemporaneo, che si tratti di registe o membri della troupe”. 21 film sono francesi (5 più dell’anno scorso), di cui 8 sono diretti da donne e 9 sono debutti.

Come anticipato, alcuni film etichettati “Cannes 2020” arriveranno direttamente in sala, altri invece verranno presentati durante festival che si tengono più avanti nel corso dell’anno e con cui Cannes ha un rapporto di lunga data: Telluride, Toronto, Deauville, San Sebastian, Pusan, Angoulême, Morelia, New York, Lyon, Roma, Rio, Tokyo, Mumbai, Mar del Plata e Sundance. Nel caso del festival di San Sebastian, che si svolge a ottobre, è stato stretto un accordo per cui i film Cannes 2020 potranno partecipare al concorso.

Nella lettera non si parla di Venezia, con cui erano state avviate trattative per una partnership simile a quella con il San Sebastian. Tali accordi non sono mai stati raggiunti, anche se secondo Variety potrebbe comunque tenersi un evento di gala congiunto.

La selezione verrà annunciata al Normandie Cinema sugli Champs-Elysées di Parigi domani alle 18 da Frémaux insieme al presidente del festival Pierre Lescure. “Questa selezione,” afferma Fremaux, “è stata fatta insieme ai registi, ai produttori e ai distributori che hanno deciso con coraggio di affrontare l’incertezza di questi tempi e far uscire i loro film tra adesso e i primi mesi del 2021. Questa selezione 2020 riflette il desiderio di catturare l’attenzione nei confronti dei film che incontreranno il pubblico”. Oltre a porsi la classica domanda “È un film per Cannes?”, i selezionatori si sono anche chiesti: “Sarebbe perfetto per tornare al cinema?”

Ricordiamo che i cinema francesi potranno riaprire dal 22 giugno.

 

 

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