Nonostante la presenza di una star “bona fide” come Will Smith e di un regista Premio Oscar come Ang Lee dietro alla macchina da presa, Gemini Man, il nuovo film di Ang Lee, sembra destinato a generare perdite per circa 75 milioni di dollari.

Il report arriva dalle pagine dell’Hollywood Reporter.

Con un budget di circa 240 milioni – fra spese di produzione e P&A – e un box office di appena 118 che non ha ricevuto la spinta sperata dal mercato cinese, dove nel corso del fine settimana ha incassato appena 21 milioni piazzandosi addirittura dietro ai 22.4 del sequel di Maleficent, l’ambizioso progetto pare destinato a un vero e proprio tracollo commerciale.

La “buona notizia” è che si tratta di una perdita che verrà condivisa dalle quattro realtà che hanno investito nel lungometraggio ovvero la Paramount, la Skydance di Davis Ellison e le cinesi Fosun e Alibaba. Le prime due citate hanno approntato, ciascuna, il 35% del budget, Fosun (anche distributore del film in Cina) il 25% e Alibaba il 5.

Le 5 cose da sapere su Gemini Man, il nuovo film con Will Smith.

1.  Will Smith come non lo avete mai visto. 

Al quadrato. Gemini Man  porta sul grande schermo due Will Smith, l’attore interpreta sia un  killer di 51 anni sia un ragazzo 23 anni che tenta di ucciderlo. Il se  stesso più giovane è un essere umano realizzato completamente in  digitale, così sofisticato che la coppia è in grado di combattere corpo a  corpo senza soluzione di continuità sullo schermo, in una sorprendente  doppia performance. “Stai guardando Will che guarda il se stesso, 30  anni più giovane”, afferma il produttore Jerry Bruckheimer. “È  un’esperienza fenomenale per il pubblico”.

2.  Quando Junior piange, sono le lacrime di Will Smith 

“Non  si tratta di invecchiamento né di sostituzione del viso: Junior è una  creazione completamente digitale, basata al 100% sull’acquisizione delle  prestazioni fisiche di Will Smith”, afferma il supervisore di VFX Bill  Westenhofer. Ogni lacrima che versa, ogni pugno che sferra, tutto ciò  che vedi è puro Will Smith. “Quando l’ho visto per la prima volta”,  afferma l’attore sulla sua doppia interpretazione rivoluzionaria: “è  stato strano. Ero io. Stavo guardando la versione perfetta di me di 23  anni, come se qualcuno avesse eliminato tutti i difetti. È sorprendente  dal punto di vista cinematografico. Questo cambierà il modo in cui  vengono realizzati i film e come i film sono visti”.

3.  Tieniti pronto per la ‘Bike-Fu’ 

“Questa  è un’altra dimensione, qualcosa che non abbiamo mai sperimentato  prima”, afferma Ang Lee riguardo questa avanguardistica e coinvolgente  esperienza del pubblico. Il regista ha pienamente abbracciato la  possibilità di un’azione senza precedenti, usando il termine “Bike-Fu”  per descrivere uno spettacolare inseguimento in motocicletta a Cartagena  in cui assistiamo ad un duello in cui Will Smith usa le moto come vere e  proprie armi. “Ang sta facendo un salto in avanti che nessun altro  regista ha mai provato a fare”, afferma Jerry Bruckheimer sul visionario  premio Oscar. “È strepitoso”, aggiunge Smith.

4.  Sentiti parte dell’azione 

Gemini Man   è anche un’esperienza visiva 3D davvero al di fuori di tutto ciò che il  pubblico ha visto sul grande schermo finora. Il film d’azione  definitivo, realizzato da due grandi nomi sinonimo, per eccellenza, di  spettacolarità – Jerry Bruckheimer (Top Gun, Pirati dei Caraibi) e  Skydance di David Ellison (Mission: Impossible, The Terminator Dark  Fate) – è stato girato in maniera rivoluzionaria: 120 fotogrammi al  secondo, in 4K 3D. “Suona complicato, sicuramente”, afferma il  supervisore di VFX Bill Westenhofer. “Ma ciò che significa è semplice:  il pubblico è lanciato proprio nel mezzo dell’azione, lì sulla scena con  gli attori stessi”.

5.  Azione senza artificialità 

L’uso  del trucco tradizionale sul set era impossibile, con telecamere così  potenti da poter capire come reagivano i vasi sanguigni nei volti degli  attori. Quindi, il reparto trucco ha sviluppato una nuova “traslucenza,”  per catturare le sottigliezze nelle prestazioni. Sia per Ang Lee che  per Will Smith, in questa collaborazione per spingersi insieme sempre  oltre ogni limite, i risultati furono sorprendenti. “Non avrei potuto  interpretare Junior a 23 anni”, dice Smith, “ma ora sono in grado di  farlo grazie a tutte le esperienze che ho collezionato finora”. O, come  aggiunge Ang Lee, “ho trovato un nuovo Will Smith“.

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