Dopo la nostra breve video-intervista, ecco arrivare direttamente dal Giffoni Film Festival anche il resoconto della roundtable che abbiamo avuto con Kit Harington, il celebre Jon Snow di Game of Thrones.

Dalla famosa serie targata HBO al prossimo film di Xavier Dolan, l’attore britannico non si è risparmiato su nulla.

 

Puoi parlarci del provino fatto per il Trono di Spade?
Sono passati 10 anni ma lo ricordo benissimo. Mi arrivò il copione per il primo episodio di questa misteriosa serie TV della HBO. Non capii nulla della trama. Lo lessi di nuovo e non capii ancora di cosa si stava parlando ma in quel periodo non potevo permettermi di essere troppo selettivo. Allora guadagnavo solo 500 sterline a settimana, una cifra con la quale a Londra non ci si vive degnamente. Sapevo che lo show sarebbe stato visto in America e mi sembrava necessario per la mia carriera. Al terzo provino fui finalmente scelto. Certamente non immaginavo che avrebbe avuto questo successo.

Ci racconti delle riprese della Battaglia dei Bastardi, grande scontro che chiude la precedente stagione?
È stato fisicamente massacrante. Ero sempre ricoperto di fango e dovevo sempre rimanere in scena. Tre settimane di riprese con una settimana di prove prima. C’era un cameraman che mi seguiva costantemente e mi aiutava il fatto che se io soffrivo la stanchezza… lui stava facendo la Battaglia dei Bastardi accanto a me con sopra circa trenta chili di attrezzatura da trasportare. Per lui è stata addirittura più dura.

C’è qualcosa che vorresti avere del personaggio di Jon Snow? 
Mi piacerebbe avere la sua rigidità morale e la tendenza a non accettare mai i compromessi. Invidio il suo rifiuto di rinunciare alle proprie certezze. Noi tutti facciamo compromessi ogni giorno. Lui… no.

E invece c’è qualcosa che vorresti che Jon avesse da Kit Harington?
Mi farebbe piacere che avesse il mio senso umorismo. Jon non è proprio quello che si potrebbe chiamare simpaticone.

Ci puoi parlare dell’atteso film di Xavier Dolan, La Mia Vita con John F. Donovan, che ti vedrà protagonista nel 2018?
Il film è difficile da descrivere. È il risultato di una mente brillante dove convergono numerose idee ed energie. C’è grande magia in tutto ciò che fa Xavier Dolan. Lo trovo un film molto vicino a me perché vi interpreto una star televisiva che cerca di sfondare nel mondo del cinema ma c’è uno scandalo perché si scopre che il mio personaggio è gay. La storia diventa quasi politica interrogandosi per la prima volta se una star del cinema possa dichiarare la propria omosessualità. I fan di John Donovan saranno pronti ad accettare questa novità? Allo stesso tempo è un dramma familiare molto intimo dove penso che il regista rifletta nuovamente sul suo rapporto con la madre.

Puoi raccontare com’è stato girare a Napoli lo spot per Dolce & Gabbana? 
Mi ha colpito la scelta di Matteo Garrone, il regista, di scegliere molti attori non professionisti del luogo. Questo ha dato al progetto una reale genuinità. I napoletani mi hanno accolto con grande affetto. È stata la pubblicità più divertente che abbia mai fatto. Non so perché mi abbiano scelto, forse perché sono un inglese che somiglia a un mediterraneo.

 

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