James Gunn ha preso parte su twitter a un dibattito sulla libertà creativa facendo riferimento ad alcuni suoi film come Guardiani della Galassia.

Parlando della sua esperienza, il regista ha ammesso:

Mi piace creare un’atmosfera professionale in cui ascolto e tengo conto di ogni voce che mi circonda. Perciò prendo davvero in considerazione i suggerimenti dello studio. Cerco sempre di assecondarli in fase di montaggio, senza badare alla mia riluttanza iniziale, per vedere se possono risultar efficaci. Se non mi piacciono, li rimuovo.

Forse è perché sono fortunato, o forse è grazie alla mia apertura e al fatto che i dirigenti sappiano che tengo conto di loro, ma dopo cinque film nessuno studio mi ha mai obbligato a inserire o a rimuovere qualcosa.

In due occasioni, una volta con Slither e una con Guardiani Vol. 1, ho rimosso delle cose (due inquadrature in Slither, una battuta in Guardiani) che non volevo rimuovere. Ma è stato un modo per giungere a un compromesso perché gli studi erano stati davvero concessivi con la mie “libertà”.

 

 

Interrogato allora sulla battuta in questione rimossa dal primo Guardiani, Gunn ha risposto:

(nel film) Quill: Io provengo da un pianeta di fuorilegge. Billy the kid, Bonny e Clyde, attori di fiction.

Drax: Sembra un posto che mi piacerebbe visitare.

Quill: Sì, dovresti.

(tagliata) Drax: Per fare una strage.

 

 

 

La tentazione del regista di reinserirla è fortissima:

 

 

Voglio così tanto fare come George Lucas e reinserirla che non hai idea.

Il riferimento, naturalmente, è ai rimaneggiamenti di Lucas dei film di Guerre stellari.

Vi sarebbe piaciuto sentire la battuta tagliata di Drax nel primo film di Guardiani della Galassia?

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