In un contesto di crisi generalizzata dove, per colpa del nuovo Coronavirus che dalla Cina si è poi propagato al mondo intero, tanto i cinema quanto le major si ritrovano a doversi necessariamente leccare delle ferite in ogni angolo del globo (con la paradossale eccezione del box-office cinese tornato a livello pre-pandemici), ecco che viene scritto un nuovo capitolo della battaglia fra gli esercenti cinematografici e Netflix.

Un capitolo che arriva in una giornata, quella di ieri, che dona alla cosa delle sfumature alquanto paradossali considerato che meno di 24 ore fa Netflix ha diffuso online il primo teaser di uno dei film più attesi dell’anno, ovvero sia Mank, pellicola che segna il ritorno di David Fincher alla regia di un lungometraggio a sei anni di distanza da Gone Girl – L’amore bugiardo.

Nell’appuntamento settimanale col CJ Cinema Summit, il webinar che da qualche settimana viene fatto dagli addetti ai lavori per discutere delle varie strategie emergenziali e soluzioni all’attuale crisi del settore, il fondatore e CEO della catena Vue Cinemas Tim Richards avrebbe dichiarato che, secondo lui, Netflix non ha alcun film meritevole di essere proiettato al cinema.

La dichiarazione è stata segnalata su Twitter dallo scooper Anton Volkov:

 

 

Vue Cinemas è attiva nel Regno Unito, nella repubblica d’Irlanda, in Olanda, in Germania, in Danimarca, in Italia, in Polonia, Lituania, Lettonia e Taiwan.

L’affermazione del CEO arriva in un momento in cui numerosissime sale inglesi hanno accolto a braccia aperte Il processo ai Chicago 7, la nuova pellicola scritta e diretta da Aaron Sorkin già indicata come possibile protagonista alla prossima edizione degli Oscar. Netflix, lo ricordiamo, oltre a garantire l’uscita in sala anticipata per quelle pellicole che vuole spingere durante la stagione dei premi, non impone limiti alla tenitura in sala: sostanzialmente gli esercenti sono liberi di concordare col gigante di Los Gatos se continuare a tenere in cartellone il film anche dopo l’arrivo in streaming.

Aggiungiamo inoltre che oltre all’arrivo di Mank di David Fincher a dicembre, sulla piattaforma online sono presenti titoli acclamati in ogni dove (e usciti anche in sala) come Roma di Alfonso Cuaròn, The Irishman di Martin Scorsese e Storia di un matrimonio di Noah Baumbach. Film che si vanno ad aggiungere ad altri come The Meyerowitz Stories (sempre di Baumbach), La ballata di Buster Scruggs dei fratelli Coen, Da 5 Bloods – Come fratelli di Spike Lee, Okja di Bong Joon-ho e il recentissimo Sto pensando di finirla qui di Charlie Kaufman.

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