Marshall, che nella vita di tutti i giorni è il marito della presidentessa della Lucasfilm, Kathleen Kennedy, ha specificato che, contrariamente a Indiana Jones e il Regno del Teschio di Cristallo – girato interamente negli Stati Uniti – Indy 5 avrà un respiro produttivo più internazionale.
Poi ha affrontato inevitabilmente il tema del lavorare senza George Lucas a un capitolo della popolarissima saga:
Adoro collaborare con George e ricevere degli input da lui, ma la vita continua e ognuno intraprende un suo percorso. Lui ha deciso di proseguire oltre. Nutriamo un enorme rispetto verso le intenzioni originali del film, sicuramente in merito al personaggio di Harrison. La cui serializzazione era, fra l’altro, una di queste intenzioni originali. Amerei avere George al mio fianco. Adoro averlo nei paraggi e, ovviamente, lavorare con lui. Questa volta sarà un po’ differente perché le idee arrivano da posti differenti.
E in merito a questi “posti differenti” ha poi spiegato:
Non so se possiamo definirla una “writers room”, ma un sacco di persone di cui ci fidiamo ci stanno proponendo le loro idee. Stiamo raccogliendo informazioni.
A, a capo di questo team di “persone fidate”, c’è Jonathan Kasdan.
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