Tra questi, anche l’esser riuscito a sopravvivere a un fortissimo infarto, come potete leggere nel post qui di seguito:
L’ultimo giorno da quarantenne. Gli anni da ventenne sono stati splendidi, li ho trascorsi costruendo la mia carriera. Quelli da trentenne sono stati altrettanto meravigliosi, e li ho trascorsi costruendo una famiglia con Jennifer Schwalbach. Ma ho sinceramente amato gli anni da quarantenne, che ho trascorso diventando finalmente ciò che ho sempre voluto: me stesso! Il decennio che è cominciato con il mio spettacolo stand-up “Too Fat for Forty” a Red Bank finito con il tour in 65 città del #jayandsilentbobrebootroadshow. Nell’ultimo anno da quarantenne ho lasciato le mie impronte nel cortile del Chinese Theatre con Jay Mewes per l’eternità, Clerks è stato inserito nella Library of Congress, il podcast #veganabattoir con Harley Quinn Smith, Son-in-Lockdown su @tbsnetwork, Mooby’s Pop Up su #weho (con gli ultimi tre nel bel mezzo di una pandemia!).
Nei miei anni da quarantenne ono sopravvissuto a un infarto che avrebbe potuto rendere mia moglie vedova, ci sono stati Bruce Willis e Yoga Hosers! Ho potuto lavorare con il defunto Michael Parks (due volte!) oltre a partecipare a un podcast buffissimo per il film Tusk.
Domani mattina saluterò i 40 anni per sempre e accoglierò a braccia aperte i 50. Non voglio continuare a invecchiare perché sembra che nessuno abbia un bel finale, ma anche se ho poco spazio di manovra, sono sempre pronto per scoprire cosa succederà nel prossimo capitolo, sperando che restiate con me per tutta la corsa. Oh, i posti in cui andremo!
Ed ecco anche il post per i 50 anni.
Cosa ne pensate delle parole di Kevin Smith? Apprezzate i suoi film?
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