Generazione X di Kevin Smith ha festeggiato il quarto di secolo e in occasione di un’intervista rilasciata a Comicbook il filmmaker ha potuto riflettere ancora una volta sul cammeo che Stan Lee ha avuto nel film.

Un cammeo fatto in anni in cui la cultura fumettistica era decisamente meno trasversale e ubiqua rispetto a oggi e la stessa presenza di una leggenda come Stan Lee era qualcosa che pareva indirizzata a una nicchia di gente perché la figura dell’autore non era ancora stata sdoganata presso il grande pubblico con una serie di apparizioni diventate degli appuntamenti fissi nei vari blockbuster ispirati ai personaggi della Casa delle Idee.

Ero io che presentavo questo tizio a un mondo che non lo conosceva, a una nuova generazione a cui dicevo questo è il tale che ha creato Spider-Man. E, nel 1995, mi pareva di avergli fatto quasi un favore. Mi pareva di avergli puntato addosso la luce del riflettore in un film che poi, quando è uscito, nessuno ha visto. Poi anni dopo fa il cammeo in Captain Marvel. C’è la scena in cui lo vediamo leggere la sceneggiatura di Generazione X (Mallrats in originale, ndr.) di Kevin Smith. E quello per me è stato il mio personale premio Oscar. Non riceverò mai un Oscar e mi sta bene così. ma quel momento, ecco quello è stato il mio premio Oscar. In quel passaggio pareva restituirmi il favore. Ci ha restituito la rilevanza che al tempo credevamo di dargli con il cammeo in Generazione X. Ma in realtà noi non abbiamo mai fatto un favore a Stan Lee. È sempre stato lui a farlo a noi, come quando ha sostenuto il film un decennio dopo.

Ecco a seguire il cammeo di Stan Lee in Generazione X:

 

 

E quello in Captain Marvel:

 

 

Cosa ne pensate delle parole di Kevin Smith sul cammeo di Stan Lee in Generazione X? Ditecelo nei commenti!

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