Dopo le mosse fatte da Netflix e Disney, era palese che pure i restanti studios di Hollywood avrebbero fatto sentire la propria voce.

Parliamo, chiaramente, della decisione presa dalla Casa di Topolino e dal colosso dello streaming di Los Gatos di abbandonare ogni attività produttiva in Georgia qualora dovesse effettivamente entrare in vigore la restrittiva e discussa “heartbeat bill”, la legge firmata a inizio maggio dal governatore della Georgia, Brian Kemp, che vieta l’aborto quando è possibile rilevare il battito cardiaco del feto, cosa che avviene normalmente intorno alla sesta settimana di gestazione, momento in cui generalmente una donna si accorge di essere incinta.

L’Hollywood Reporter segnala che Viacom, CBS, Sony, Universal, WarnerMedia e AMC stanno osservando con attenzione l’evolversi della situazione riservandosi l’opzione di abbandonare lo stato se le circostanze lo renderanno necessario.

La Warner Bros., che direttamente e “indirettamente” tramite la controllata HBO sta producendo o deve produrre in Georgia film e show tv quali The Conjuring 3, Suicide Squad, Lovecraft Country e The Outsider ha rilasciato la seguente dichiarazione ufficiale:

Operiamo e produciamo in molti stati in paesi diversi in ogni dato momento, e se da una parte questo non significa che condividiamo ogni posizione presa da ogni singolo stato, nazione e dai loro rispettivi leader rispettiamo i giusti processi. Esamineremo con attenzione la situazione e se la nuova legge resterà in vigore, riconsidereremo l’opportunità di mantenere la Georgia come sede delle nostre produzioni. Come sempre, lavoreremo a stretto gomito con i nostri partner produttivi per stabilire come e dove girare un dato progetto.

Le note ufficiali diramate dalle altre realtà citate fanno sostanzialmente eco a quanto riportato poc’anzi.

In particolare la AMC, l’emittente televisiva che da anni ha eletto la Georgia come “casa” di The Walking Dead ha fatto sapere che:

Se questa legge estremamente restrittiva dovesse entrare in vigore, rivaluteremo le nostre attività in Georgia. Progetti di legge simili – talvolta anche più restrittivi – sono passati in più stati e sono stati contestati. Si tratterà di una lotta lunga e complicata che osserveremo con attenzione.

Qualora Hollywood decidesse di abbandonare in massa la Georgia, lo stato andrebbe incontro a un contraccolpo economico non indifferente visto che l’industria dell’intrattenimento crea circa 92.000 posti di lavoro in Georgia, con tutto l’indotto che ne consegue.

Vi terremo aggiornati…

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