Dopo le prime dichiarazioni a EW di ieri, in un lungo articolo sull'Hollywood Reporter Peter Jackson entra nel dettaglio di come affronterà il post-CinemaCon nella lavorazione dello Hobbit: un Viaggio Inaspettato.

Già ieri Jackson definiva "affrettate" le reazioni poco convinte della stampa e dei blogger alla proiezione di alcune scene in 48 fotogrammi al secondo:

Ci vuole un po' per abituarsi. Dieci minuti sono pochi, probabilmente ci vuole un po' di più. Una cosa che penso che abbia influito è il fatto che è diverso guardare un po' di scene montate rapidamente una dietro l'altra e un'intero film. E' un'esperienza diversa dal vedere i personaggi e la storia svilupparsi in un intero lungometraggio.

Per questo stesso motivo Jackson non ha alcuna intenzione di far uscire un trailer in 48 fotogrammi al secondo nei cinema già attrezzati:

Personalmente non supporterò l'uscita di un trailer a 48 fotogrammi al secondo perché al momento i 48 fotogrammi al secondo sono qualcosa che va sperimentato lungo tutto il film. Un trailer di due minuti e mezzo non è abbastanza lungo da permettere una immersività qualitativa soddisfacente.

Jackson ormai è abituato a vedere video a 48 fotogrammi al secondo: ogni giorno lavora al film a questa velocità, a volte per due ore di seguito:

Ci si abitua con una certa rapidità. E quando torni a vedere un film a 24 fotogrammi al secondo ti accorgi subito dei difetti stroboscopici, dello sfarfallio delle immagini e dei vari artefatti.

Ovviamente abbiamo già visto un montaggio del nostro film a 48 fotogrammi al secondo, e vi posso assicurare che nel giro di pochi minuti ci si dimentica della diversa velocità. E' un 3D molto più immersivo, e un modo più rilassante di vedere il film.

 

Non è tutto: come già anticipato, le scene mostrate alla CinemaCon erano prive di correzione digitale del colore, di post-produzione dell'immagine e di effetti visivi completi. Questo può aver influenzato il giudizio degli spettatori (va detto che la Warner non era certo obbligata a mostrare il film a 48 fps), e Jackson spiega che fino a quando non termineranno le riprese (ovvero a luglio) non inizierà nemmeno a pensare alla post-produzione dell'immagine.

Il Signore degli Anelli ha subito vari passaggi in post-produzione per uniformare l'immagine e creare una atmosfera particolare, anche attraverso tecniche di massiccia correzione digitale del colore:

Quella tecnica aggiungeva una consistenza particolare all'immagine. Inoltre toglievamo le alteluci, e faremo lo stesso nello Hobbit per rendere l'immagine più coerente e dare una sensazione meno realistica. Vogliamo dare un tono e una atmosfera particolare a ogni scena. Dovremo ovviamente fare degli esperimenti con diverse tecniche di post-produzione per dare un look più organico alla versione a 48 fps. Ma non inizieremo a lavorarci prima di luglio.

Jackson sta girando il film in 3D utilizzando le Red Epic con dei rig 3D della 3Ality Technica. Grazie alla Red Epic ha potuto girare immagini a una risoluzione di 5K (oggi come oggi i film vengono girati e proiettati a 2K):

Con una risoluzione a 5K vedi immagini nitidissime e pulitissime. Parte della correzione digitale del colore darà una consistenza più morbida a queste immagini incredibilmente nitide. E' un passaggio che non abbiamo ancora effettuato. Quello che avete visto alla CinemaCon, in termini di immagini chiarissime e dettagliatissime, è stato causato in parte dall'assenza di motion blur (grazie ai 48 fps) e in parte dall'altissima risoluzione della cinepresa.

Jackson conclude quindi dicendo che il pubblico non ha ancora sperimentato il vero film che uscirà sul grande schermo a fine anno, e che quindi è troppo presto per trarre delle conclusioni. I 48 fps sono comunque un modo per proporre qualcosa di nuovo a un pubblico che sembra stia perdendo la voglia di andare al cinema:

E' un altro strumento creativo, ed è uno strumento importantissimo.

Come industria, siamo consapevoli che c'è qualche problema. L'impressione è che i bambini pensino che vedere un film sull'iPad sia il modo migliore. Secondo me dobbiamo insistere nell'innovare e proporre nuovi modi per rendere l'esperienza cinematografica più eccitante e immersiva, spingendo il pubblico a recarsi al cinema.

 

Un buon modo potrebbe essere evitare di chiedere sempre più soldi a ogni innovazione tecnologica introdotta: una domanda che molti si pongono, infatti, è se vedere Lo Hobbit in IMAX 3D a 48ps costerà tre volte il prezzo di un normale biglietto…

Scritto da Fran Walsh, Peter Jackson, Philippa Boyens e Guillermo del Toro, Lo Hobbit – un Viaggio Inaspettato è il primo di due film adattati dal romanzo omonimo di J.R.R. Tolkien, e uscirà il 14 dicembre 2012.